Ha vinto il NOS del lunedì in una situazione rocambolesca, che comunque gli ha portato oltre 7mila e 400 euro nelle tasche. Soldi importanti, soprattutto nel periodo che sta attraversando Giuseppe Ruocco alias "peppruocc". Scopriamo perchè.
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Il NOS e la connessione "sciacallata"
Da diverse settimane, Ruocco si è trasferito dalla sua Napoli al nord, nel comasco, insieme alla sua compagna. "L'idea era di farlo a inizio anno, poi varie vicissitudini mi hanno costretto a rimandare di qualche mese". Così, mentre è ancora in trattative per una casa in affitto e risiede in un camping a Orsenigo, "peppruocc" si ritrova nella situazione più temuta per un grinder: una sessione importante da affrontare con una connessione ballerina.
"In attesa della conferma per la casa in cui stiamo per entrare, ci eravamo sistemati in questo camping. Il posto è organizzato con diversi hotspot e la domenica era andata abbastanza tranquilla. Ma lunedì sera è stata una tragedia, e ho dovuto fare i salti mortali per gestire la sessione senza impazzire. Poi, per fortuna, quando sono rimasto a monotablare il NOS ho potuto gestirlo al meglio ed è andata bene."
Ruocco: "Sono venuto al nord per investire seriamente sul live"
7.404€ sono una cifra bella croccante, ma lo sono ancora di più in un periodo di transizione come questo. Una scelta di vita che Peppe spiega così: "Da tanto volevo farlo perchè pensavo fosse giunto il momento di investire seriamente nel live, frequentandolo in maniera più massiccia per cercare di limitare l'impatto della varianza".
Campione d'Italia è un obbiettivo scontato, con i ricchi appuntamenti che lo contraddistinguono, ma è la dimensione live che il 29enne partenopeo vuole approfondire: "Sì, giocare dal vivo mi piace tantissimo e mi sento molto confident, quindi l'idea è quella di provare adesso perchè mi sembra il momento giusto."
Tornei ma non solo, nei programmi live di Ruocco: "Ho osservato un po' e ci sono partite cash molto interessanti. Non è proprio il mio ambito preferenziale e potrei inizialmente pagare un po' di adattamento, ma alla lunga penso siano tavoli molto profittevoli anche per me".
L'online e le prospettive della liquidità condivisa
L'online non è comunque abbandonato, anzi. L'orizzonte della liquidità condivisa genera molta attesa anche in Giuseppe Ruocco, ma prima di giudicare preferisce attendere: "C'è curiosità su garantiti e prizepool, ma secondo me sbaglia chi pensa che sarà più semplice del .com, dove il field è oceanico. Nel nuovo mercato europeo invece temo che, in late stage, ci ritroveremo a battagliare con la crema dei grinder francesi, spagnoli eccetera. Sono curioso di vedere la mia competitività in quel contesto ma ribadisco: sono convinto che sarà parecchio più dura del .com".
La saturazione del .it e il "bagno di umiltà" dei colleghi
Di sicuro, la saturazione del .it è un dato di fatto. "In late stage ci sono sempre più reg preparati. Ho visto diversi ragazzi che, essendosi resi conto di non riuscire più a competere bene a determinati livelli, hanno comprato pacchetti di coaching con top players per rilanciarsi. Un bagno di umiltà che stimo e che indica capacità di investire bene il proprio denaro. Uno di questi è sicuramente "imrigged", regular di lungo corso che ho battuto nel NOS ma che negli ultimi mesi ha fatto un salto di qualità davvero notevole!"
Quella del migliorarsi di continuo è una necessità assoluta, per chi voglia cimentarsi professionalmente nei tornei online. Ruocco ha fatto una scelta diversa, ma apprezza i tanti ragazzi che hanno provato la strada del .com: "Sì, non faccio nomi ma ce ne sono diversi che si sono trasferiti all'estero per giocare sul .com e ho visto molto migliorati da allora: il continuo contatto con gente forte, il confronto con chi ha una marcia in più aiuta a pensare fuori dagli schemi e questo torna utile anche in un field saturo come quello del .it", conclude Ruocco.

Avvocato o grinder: dove i rischi maggiori?
Certo, con gli schedule attuali sarebbe diventato difficile continuare la vita del MTT grinder vivendo in Italia. "Ormai ci sono sere in cui hai uno spending da 1.000€ o più e non recuperi neanche se riesci a vincere un 50€ 6-max", lamenta Giuseppe, che ha sempre una laurea in legge e l'iscrizione all'albo forense conseguita a inizio anno, ma ha deciso di mettere tutto in naftalina per investire nel poker: "Vivere questo gioco come un lavoro ti insegna a ragionare da imprenditore, quindi quello che faccio adesso è cercare di capire dove tira il vento per non farmi trovare impreparato. La professione forense mi attira sempre, ma non è certo un mondo esente da rischi, anzi! Non è come se avessi rinunciato a un lavoro sicuro in banca, perchè la storia recente insegna che anche a grossi studi legali è capitato di chiudere i battenti".
Nell'immediato futuro di Giuseppe Ruocco ci sono dunque ancora milioni di click sul mouse ma soprattutto quell'ipnotico e rassicurante acciottolìo di fiches, tipico del poker live. La toga, per adesso, può attendere.