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Greg Raymer e PokerStars: "Nessun rimpianto"

Greg RaymerCon la classe che lo contraddistingue, Greg Raymer torna sul divorzio con PokerStars, consumatosi all'inizio del 2011 dopo 6 anni di felice matrimonio professionale. L'ex praticante avvocato nativo del North Dakota, campione del Main Event WSOP nel 2004, è stato un'icona di PokerStars praticamente da subito, membro del primo Team Pro della poker room leader mondiale.

Nello scorso febbraio, il popolare "FossilMan" era apparso al NBC National Poker Heads Up Championship indossando una patch di Full Tilt Poker, dando il via a una ridda di voci sul suo possibile e clamoroso passaggio alla principale concorrente di PokerStars sul mercato mondiale. In realtà si trattava di un accordo "one shot", ovvero valido per un solo evento, e in seguito non si è più parlato di una sua possibile entrata nel team Full Tilt.

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E proprio nel lunghissimo thread aperto in proposito sul forum americano "twoplustwo", Raymer è intervenuto per replicare a un utente, il quale in sostanza affermava che è Raymer ad avere rimpianti, piuttosto che PokerStars.

Composto come sempre, Greg ha risposto "No, non ho neanche un pizzico di rimpianto. Era semplicemente la decisione giusta. Non ho nulla controPokerStars, semplicemente la loro non era un'offerta sufficiente per quello che volevano da me".

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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