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Gus "domani smetto" Hansen torna ai tavoli online. E vince

'Mi rimetto a studiare', aveva detto Gus Hansen...Senza dubbio Gus Hansen ha tanti pregi. Certamente non quello di essere "uomo da una parola sola". Lo avevamo lasciato a fine 2009 con i buoni propositi a conclusione di un'annata per lui disastrosa agli high stakes online, terminata con un passivo impressionante da oltre 5,5 milioni di dollari.

"Tornerò a studiare il gioco", aveva dichiarato Gus non più tardi di due settimane fa. Un'affermazione che era parsa positiva per uno dei giocatori di poker più celebri al mondo ma che, negli ultimi tempi, aveva visto offuscata la sua stella.

I buoni propositi di Gus per il 2010 sono durati...qualche ora. Fin dall'1 di gennaio infatti "the great dane" si è rituffato in alcune sessioni su Full Tilt Poker, e la notizia è che si è trattato di sessioni incoraggianti, concluse con un attivo di oltre 212mila dollari, ottenuto tramite 27 (mini) sessioni da 581 mani in totale. Ecco i risultati (come sempre a cura di highstakesdb.com) dei primi 3 giorni del nuovo anno:

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Gus Hansen ha dunque ricominciato col piede giusto. Rimane da vedere se questo è un fuoco di paglia, se si è trattato di un episodio e davvero adesso non lo vedremo in giro per un pò, o se semplicemente ha già fatto dietro front mettendo da parte i buoni propositi di qualche settimana fa. Staremo a vedere...

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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