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Poker online high stakes: Gus Hansen castigamatti!

A Gus Hansen è infine tornato il sorriso: durerà?Gus Hansen, fresco vincitore di un braccialetto WSOPE a Londra, non ci sta a passare per pollo: dopo un fine settimana difficile il danese si è ripresentato ai tavoli di poker online high stakes, in piena versione di castigamatti.

Nello scorso fine settimana, Hansen aveva subito un brutto colpo da parte di “Urindanger”, nickname dietro cui si nasconde Di Dang, capace di portargli via circa 100.000 dollari pochi giorni or sono.

Evidentemente Gus Hansen meditava vendetta, e non ha tardato a mettere in atto i propri propositi bellicosi, scegliendo come arena i tavoli heads-up di Pot Limit Omaha, ai limiti $500/$1.000. Nell’arco di un confronto durato alcune ore, “Urindanger” si è ritrovato a leccarsi le ferite, perdendo ben 239.000 dollari, ovvero restituendo ad interessi salatissimi quanto sottratto appena pochi giorni prima. Ma queste, si sa, sono le regole del gioco.

Un gioco che per Gus Hansen non è certamente terminato qui. Il danese ha infatti sfidato in seguito niente meno che Ilari “Ziigmund” Sahamies, riuscendo a portarlo su uno dei terreni a lui più congeniali: il Pot Limit Omaha hi/low, disciplina spettacolare in cui il pro di Full Tilt Poker ha più volte detto di esprimere il suo miglior gioco. E certo i risultati non hanno mancato di dargli ragione.

Pessima giornata per Di Dang...I limiti erano davvero proibitivi: bui fissati a $2000/$4000, per una partita che – anche per giocatori di poker di questo calibro – non può mancare di far sentire il proprio fiato sul collo.

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In circa 200 mani giocate, Gus Hansen è riuscito a strappare al finlandese 120.000 dollari: una cifra niente affatto indifferente, considerando anche che si tratta di uno split game.

In questo modo “The great Dane” è riuscito a recuperare terreno, ma la sua situazione complessiva nell’arco del 2010 resta oggettivamente drammatica. Gus si conferma comunque fanalino di coda, con 3.200.000 dollari di perdite, e considerando che difficilmente potrà mantenere un ritmo di questo tipo, il fatto che riesca a colmare l’intero passivo nell’arco di circa un paio di mesi appare francamente improbabile.

In ogni caso, considerando le incredibili cifre di cui stiamo parlando, anche un recupero parziale può rivelarsi estremamente significativo per il proprio bankroll. Nell’attesa del giorno in cui Gus Hansen, ai tavoli di cash game high stakes, non si trovi sempre costretto ad inseguire.

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