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Gus Hansen prevale su Patrik Antonius: torna l’azione ai tavoli high stakes

Dopo un inizio 2010 in sordina, sembra che ai tavoli di poker cash game high stakes le cose stiano lentamente tornando alla normalità, con Patrik Antonius e Gus Hansen pronti a sfidarsi nuovamente mettendo in palio come di consueto centinaia di migliaia di dollari.

Contrariamente a quanto avviene di solito però è stato Gus Hansen ad avere la meglio, potendo così vantare una partenza brillante in questo nuovo anno, che vede “the great dane” come il giocatore capace di totalizzare il maggior profitto online, grazie ai 900.000 dollari guadagnati finora. In effetti, siamo abituati a parlare del Gus Hansen giocatore di cash game come di una sorta di vittima predestinata, sia stando alle dichiarazioni dei suoi colleghi che in base ai risultati, da brivido per lui per quanto riguarda lo scorso anno. Tuttavia, stavolta le cose sono andate in maniera diversa.

Infatti, i due si sono sì scontrati in heads-up a tavoli di PLO, ma i loro ruoli al termine della sfida si sono prepotentemente invertiti. In una sessione durata alcune centinaia di mani Gus Hansen è riuscito a portare via a Patrik Antonius oltre 500.000 dollari, con il vinto dello scorso anno ad impugnare lo scettro del vincente ed un Antonius che si ritrova di colpo ad essere il giocatore high stakes più perdente, dopo aver chiuso il 2009 con un profitto pari a 8.900.000 dollari!

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Cifre che naturalmente – pur essendo strabilianti in assoluto – lasciano il tempo che trovano quando pensiamo che si tratta di una semplice, singola notte delle molte che seguiranno nei prossimi mesi, ai tavoli che tutti possono guardare ma in cui solo pochissimi possono rendersi protagonisti. In ogni caso appare curioso che ad infliggere un pesante passivo al finlandese più temuto al mondo quando si tratta di poker sia stato proprio colui che probabilmente più a contribuito nel rendere i guadagni del 2009 di Patrik Antonius tanto sostanziosi.

Inutile domandarsi, dunque, se per Gus Hansen sia finalmente arrivato il momento della rivincita, se per lui sia iniziata la tanto attesa inversione di tendenza: solo il tempo potrà dircelo, e di tempo al momento ne è trascorso troppo poco. Di certo, il fatto che anche una vera e propria macchina da poker come Patrik Antonius possa subire delle sonore sportellate da parte di quello che è considerato l’ultimo della classe rende tutto più interessante, per gli appassionati e soprattutto per le tasche di Gus Hansen, decisamente provate nel recente passato. In fondo, un vincente capace di perdere fa senz’altro più simpatia: basta solo che si tratti dell’eccezione che confermi la regola.

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