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Hellmuth lascia UB: futuro tra Stars e Las Vegas

hellmuth-ubPhil Hellmuth ha ufficializzato la rottura con il suo sponsor UB. Il contratto scade proprio nella giornata di oggi e la trattativa per il rinnovo non ha portato a nessun risultato sperato tra le parti. Nelle stesse ore, anche Annie Duke ha comunicato il suo divorzio con la poker room.

Con questi due nuovi top player senza contratto, i primi mesi del 2011 si preannunciano vibranti per il mercato delle sponsorizzazioni negli Stati Uniti, prossimo all’apertura del mercato online, con la probabile regolamentazione. Il 21 novembre vi avevamo prospettato il clamoroso ed inaspettato divorzio tra ‘Poker Brat’ ed il sito. La rottura sembrava imminente, considerando che il player residente a Palo Alto, in California, si era presentato al tavolo televisivo del recente NAPT Bounty Shootout, senza la patch di Ultimate Bet (UB).

I giganti di Las Vegas, Caesars Entertainment (la vecchia Harrah's) e MGM, hanno sondato il terreno: Phil Hellmuth è il poker player più conosciuto negli Stati Uniti dal pubblico generalista (extra settore) e sarebbe il testimonial ideale per promuovere il poker online, sempre alla ricerca di nuovi utenti. Le case da gioco del Nevada infatti stanno investendo su internet per bilanciare gli investimenti terrestri (la mitica Strip è caduta in depressione) e ‘Poker Brat’ potrebbe essere il volto giusto.

Le principali poker room però sono interessate all'operazione per sfruttare la popolarità negli States di Phil. Escluso però un suo approdo a Full Tilt Poker considerando i pessimi rapporti con i vertici (nonostante un pranzo sospetto a Londra con Chris Ferguson e Howard Lederer a settembre) ed in particolare con il rivale di sempre Ivey.

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La favorita rimane PokerStars: è noto l’ottimo rapporto che lo lega a Daniel Negreanu ed inoltre, Hellmuth ha partecipato alle trasmissioni televisive sul cash game organizzate dalla room, ad iniziare dall’ultima stagione del ‘Big Game’. Da non escludere però un colpo di scena dell’ultimo minuto con PartyPoker che ha bisogno di un player famoso per i tornei live, soprattutto per rilanciare l'immagine del World Poker Tour. Tony G ha rinunciato quest’anno a partecipare alle WSOP  ed ai principali tornei: oramai l’australiano è concentrato solo sul cash game. Il problema è che Party, fino all’entrata in vigore di una nuova legge sull’online, non investirà un dollaro nei 50 stati nord americani. Ed i primi mesi dell’anno saranno decisivi per le sorti di ‘mister 11 braccialetti’. La fusione con Bwin sarà effettiva solo ad aprile.

phil-hellmuthSembra - solo all'apparenza -  più semplice la situazione per Annie Duke. La ‘Duchessa del poker’ – a livello ufficiale -  si è chiamata fuori da ogni gioco di mercato: “vorrei esplorare altre possibilità di business e di crescita personale”. Da alcuni attenti osservatori queste parole sono state interpretate come un modo per non sposare, almeno nell’immediato, alcun progetto da parte di una room concorrente a UB. In realtà Annie Duke è sorella di Howard Lederer, uno dei principali azionisti di Full Tilt Poker, colui che cura proprio questo tipo di operazioni. E la red room sta puntando forte sulle donne: dopo aver ingaggiato nel 2010, il giovane fenomeno Annette Obrestad e la bellissima Lacey Jones, è alla ricerca di una top player esperta e solida, da contrapporre nei tornei live, a Vanessa Selbst, Liv Boeree e Vanessa Rousso tutte sotto contratto con PokerStars. Ed Annie, pur appartenendo alla Old School, si è confermata vincente anche negli ultimi 12 mesi. Il problema rimane la sua eventuale convivenza con l'eterna rivale Jennifer Harman che però sembra propensa più a dedicarsi al cash game live.

UB fa parte del network Cereus (insieme all'altra room Absolute Poker) che rappresenta il terzo polo degli Stati Uniti e la settima rete al mondo. Ha però perso nell’ultimo anno i suoi pezzi pregiati: oltre ad Phil Hellmuth e Annie Duke, hanno detto addio anche Liv Boeree e Lacey Jones. Nel team di Ub rimangono Joe Sebok,  Eric " basebaldy "Baldwin, Tiffany Michelle, Maria Ho, Bryan “badbeatninja” Devonshire, Brandon Cantu , Adam “ Roothlus ” Levy e Scott Ian.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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