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Hellmuth: “Negreanu mi ha deluso. Ho vinto 29 degli ultimi 30 heads-up” e Kid Poker lo sfida!

Finita la saga Polk-Negreanu, con la  sconfitta (peraltro scontata) del canadese che ha perso 1,2 milioni di dollari, Kid Poker non ha perso tempo ed ha lanciato il guanto della sfida nei confronti di Phil Hellmuth.

Il canadese contro PokerBrat, in un heads-up da sogno? Magari! Potrebbe essere il match dei match tra due dei campioni più famosi e vincenti della storia del poker e la speranza è che si giochi live a Las Vegas (i casinò sono aperti) e non online.

Tutto è nato dalla classica “fanfarata” di Phil Hellmuth che ha sparato a zero durante un’intervista ai microfoni di PokerCentral. Tra poco ci arriviamo.

Polk-Negreanu: una sfida positiva per il mondo del poker

Come noto, Negreanu ha perso $ 1.2 milioni contro Polk dopo aver giocato oltre 25.000 mani in una sfida $ 200 / $ 400 No-Limit Hold’em sulla piattaforma online delle WSOP. Un risultato che era nell’aria: il canadese era dato perdente con una quota di 4 a 1 (era bancato a 5 volte la posta).

Polk era favorito per gli esperti e così è stato, ma il player di origini rumene ha comunque venduto cara la pelle, si è messo in gioco ed è apprezzabile questo suo atteggiamento, dando vita ad una sfida che ha fatto bene alla community.

In un 2020 molto difficile per l’umanità ed anche per il mondo del poker, questa challenge ha tenuto viva l’attenzione sul nostro amato gioco, nonostante non siano potute disputare le World Series of Poker a Las Vegas.

Le critiche e le provocazioni di Hellmuth

Hellmuth, in una recente intervista su Poker Central (nel nuovo show No Gamble No Future, disponibile su PokerGo), ha mancato di tatto ed ha aspramente criticato il gioco di KidPoker. Facile farlo da una poltrona.

“Sono rimato deluso dal modo in cui ha giocato Daniel. Conosco i suoi coach, sono menti brillanti, sono meravigliato. Ho parlato spesso con loro e mi piace la loro filosofia e come lavorano. Per questa ragione ho scommesso sul talento di Daniel”.

PokerBrat però è rimasto scottato e rivolge critiche al collega, contestandogli di aver seguito una strategia suicida. Secondo il pensiero di Hellmuth, Negreanu ha osato sfidare Polk sul suo terreno di caccia preferito, cercando di giocare una strategia GTO simile a quella di Doug che è senza dubbio uno dei suoi punti di forza.

Hellmuth è esplicito: “Ha cercato di contrastare il fuoco con il fuoco, quando doveva giocare semplicemente come Daniel sa fare”. E la prospettiva di giocare in heads-up contro Negreanu lo eccita. Phil ha messo le mani avanti: “Penso di essere pronto ad una sfida, visto che ho vinto 29 dei 30 duelli giocati in heads-up. Ho vinto l’ultimo torneo heads-up a cui ho partecipato. Ho perso solo contro Cary Katz”.

La replica di Negreanu: “giochiamo!”

L’aspetto sconcertante dell’intervista di PokerBrat è che ha ammesso di non aver visto nessuna mano della sfida Polk-Negreanu. E su questo aspetto il canadese lo ha attaccato su Twitter.

Rivolgendosi ad Hellmuth, Negreanu ha lanciato il guanto della sfida ufficialmente: “Hai detto che non hai guardato una mano della partita ma sembra che tu abbia opinioni forti sul gioco. Ti sfido a giocare una partita heads-up dal vivo, online, con qualsiasi posta in gioco in cui ti senti a tuo agio. Vuoi giocare big guy?”

Il potenziale mediatico di una sfida tra Negreanu e Hellmuth

Negreanu-Polk è stata una sfida di grande successo per la community del poker. I live streaming su Youtube hanno raggiunto spesso picchi di 10mila followers durante le 36 sessioni. Ma un heads-up tra Daniel e Phil avrebbe avrebbe un seguito superiore, soprattutto negli Stati Uniti, nonostante l’ottima popolarità di Polk (che è molto seguito anche in Italia e su Assopoker).

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In questo momento Negreanu e Hellmuth, al netto della pandemia, sono forse i due volti più noti, popolari e polarizzanti del mondo del poker. Molti appassionati che hanno scoperto e amato il poker durante il suo boom (parliamo di circa 10 anni fa), seguirebbero la sfida giorno per giorno, ne siamo certi.

Daniel è pronto per la sfida, Phil invece?

Dal punto di vista tecnico, dopo le 36 sessioni contro Polk, Negreanu sembra pronto a giocare una sfida del genere davanti ad una platea mondiale. Hellmuth invece sarebbe in grado? Con ogni probabilità dipende dalla lunghezza della sfida e dal terreno dello scontro (nel live Phil ha una sensibilità diversa rispetto all’online).

Se però i due sfidanti dovessero decidere di giocare una maratona online da 25mila mani, sarebbe lecito avere qualche dubbio su Poker Brat.

Hellmuth si è vantato del suo record heads-up, ma forse si riferiva ad un’altra era pokeristica, quando il gioco era molto differente.

Il player di Palo Alto si è ventato: “Ho vinto 29 delle mie ultime 30 partite heads-up. Ho vinto l’ultimo torneo heads-up a cui ho partecipato Sono pronto…”.

Se dovessimo ragionare in modo superficiale, dovremmo dargli ragione. Nel 2005 ha vinto l’NBC National Heads-up Championship ed è arrivato runner-up nel 2013. Di recente ha battuto Esfandiari su PokerGo per tre partite consecutive.

Ha vinto anche contro Polk e Daniel Cates nel Kings of the Hill durante lo show Poker Nigh in America. Ma si tratta di partite durate poche centinaia di mani.

Negreanu – come ricorda il collega Jon Sofen di Cardshat – “ha giocato per 3 volte a settimana contro Doug su due tavoli online, per 3 mesi”. Il suo è un rodaggio di un certo tipo. “Fin quando non vediamo Hellmuth vincere un heads-up su un campione ragionevolmente ampio di mani, difficilmente possiamo valutare le sue vere abilità in quella variante. Sarebbe disposto a competere contro Negreanu in un lungo match di almeno 20mila mani per dimostrare le sue abilità?”.

Condividiamo queste osservazioni del collega statunitense. “Se in qualche modo si accordassero, sarebbe probabilmente la partita più importante della storia del poker”. E come dargli torto?

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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