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Il Poker, il Prete: il Diavolo e l'Acqua Santa...o no?

Quanti preti si possono trovare nelle sale da poker? Probabilmente nessuno. Eppure alle World Series of Poker, tra chips, carte e tavoli da gioco, ne abbiamo scovato uno, con tanto di clergyman e collarino bianco.
Padre Donald Kloster (foto) e Mark Moore di San Antonio, Texas, sono arrivati nella “città del peccato” per prendere parte nientedimeno che al Main Event delle WSOP 2009.
A dir la verità Padre Kloster non era lì per giocare, ma solo per fare da supporto a Moore, il quale aveva promesso di donare, alla chiesa della sua città, il 10% di qualunque somma fosse riuscito a vincere.
Moore e Padre Kloster si sono conosciuti nella cattedrale di San Antonio e nonostante quest’ultimo sia stato di recente trasferito, diventando cappellano nei tre ospedali della città, il loro rapporto di amicizia è rimasto molto stretto.
E mentre tutti gli altri giocatori si appellano al "dio del poker", Moore se ne sta lì tranquillo, perché pare non averne proprio bisogno. Tutto ciò che gli serve è avere Padre Kloster al suo fianco. “Ho pregato davvero tanto per lui, in questi giorni. Penso che la cosa stia funzionando visto che Mark ha superato il Day 1 e si appresta ad affrontare il Day 2” racconta Kloster.

Alla domanda di cosa si prova ad essere un prete a Sin City dice: “Mi sento come una luce che squarcia il buio più profondo.”. I due, oltre al poker, hanno assaporato i molti ristoranti di Vegas e si sono concessi anche qualche tiro a golf, ma non sono caduti in tentazione di fronte a tutti gli altri “divertimenti” della città.
Ci hanno fermato diverse ragazze. Ma per fortuna, appena hanno capito chi fossi, hanno fatto marcia indietro. Ecco, queste sono le cose che proprio non mi piacciono di Las Vegas.” continua Kloster.
Ammette, poi, di aver ricevuto una calorosa accoglienza da tutte le persone incontrate alle WSOP, cosa che gli ha fatto naturalmente piacere. “C’è davvero una bella atmosfera. Mi piace davvero tanto questo posto”.
Padre Kloster dispensa anche alcuni consigli ai giocatori più impazienti : “Ho sentito molti bestemmiare. Questa cosa non ha senso. Se perdi perdi, e non ci puoi fare nulla”.
Se siete da quelle parti, però, non pensate di trovarvelo seduto ad un tavolo da poker, con le carte in mano e pile di chips davanti, “Giocherò soltanto a golf” afferma sorridente.

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Per la cronaca, il "miracolo" non è riuscito, e Moore è stato eliminato dal torneo senza riuscire ad entrare in zona premi...

 

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