Tolleranza zero per i tornei di poker sportivo live organizzati nei circoli, negli hotel e negli stabilimenti balneari in Abruzzo. La Questura di Teramo ha preso una posizione ufficiale in merito alla richiesta di autorizzare un evento dal vivo, previsto per domenica 28 agosto, in una struttura alberghiera di Alba Adriatica. I responsabili hanno deciso di annullare la manifestazione che prevedeva anche lezioni di texas hold’em.
"Poiché - si legge nel comunicato della Questura - si è informalmente appreso che iniziative analoghe hanno avuto luogo presso alcuni stabilimenti balneari e strutture alberghiere di Alba Adriatica, prima che si diffonda una pratica illecita, si rende opportuno diffidare sia i titolari di strutture ricettive che i presidenti delle associazioni e circoli, ad organizzare manifestazioni dello stesso genere per non incorrere nelle violazioni previste dagli articoli 718 e seguenti del codice penale".
"Tra l'altro, nei giorni scorsi nel suo ufficio licenze, la Questura ha ricevuto un esposto con il quale si informava che in un hotel di Alba Adriatica erano state previste lezioni di poker, evento peraltro pubblicizzato su Facebook, previo pagamento di una quota d'iscrizione e con assegnazione di un premio finale. Pertanto, il titolare, che è stato formalmente diffidato dal consentire e/o organizzare questo incontro, poiché palesemente riconducibile ad un'attività illecita, pena l'applicazione della sanzione prevista dalla normativa in materia, ha già provveduto a disdire la prenotazione dei locali effettuata dagli organizzatori in via di identificazione".
La legge n. 88 del 2009, meglio conosciuta come “Comunitaria 2008”, all’articolo 24 consente l’organizzazione di tornei solo con l’autorizzazione dei Monopoli. Fino al bando di gara pertanto non sarà possibile – sotto il profilo di diritto amministrativo – disputare tornei di poker live, non essendo ancora state assegnate le concessioni.
La Questura, con l’entrata in vigore della recente legge, non dispone di alcun potere autorizzatorio ma mantiene il suo ruolo naturale nel controllo e nella supervisione dell’ordine pubblico e, di conseguenza, le autorità di pubblica sicurezza di Teramo, una volta ravvisata l’assenza di una licenza AAMS, hanno diffidato gli organizzatori, i quali non hanno esitato ad annullare la manifestazione, onde evitare una denuncia per “esercizio di gioco d’azzardo” previsto dall’articolo 718 del codice penale.
La situazione in Italia è tutt'altro che chiara: se in Abruzzo è stata ribadita "tolleranza zero" prospettata nel 2009 dal Ministro degli Interni Roberto Maroni, pochi giorni fa, a Lavagna, in Liguria, è stato disputato un torneo in piazza, in virtù della giurisprudenza penale favorevole del Tribunale di Genova.
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