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Intervista a Marco Pistilli: "L'Italia nel poker? Come l'Africa nel calcio"

Marco Pistilli con il trofeo vinto nel 550€ LottomaticaMentre l'Italia del poker si lecca le ferite di un'altra edizione dell'EPT Sanremo avara di vittorie, c'è un giocatore italiano che sta vivendo un momento fantastico. Marco Pistilli è un uomo umile ed insieme ambizioso, due qualità che sembrano fare a pugni l'una con l'altra ma che in realtà diventano complementari, se gestite da un'intelligenza brillante ed equilibrata.

42enne bergamasco, sposato e con un bel lavoro da manager in una multinazionale dell'elettronica, Marco ha trovato nel poker una passione ma anche una fonte di guadagno extra: un secondo posto IPT e due recenti vittorie a seguire gli hanno dato lo slancio, e ora la sua sfida si chiama EPT Grand Final di Montecarlo, dove ritroviamo "il professor Pistillao" per questa intervista.


Assopoker:
Ciao Marco, anzi professore scusi... Un secondo posto al PokerStars IPT, una vittoria in scioltezza nel 550 lottomatica, Snai Poker Cup dominata…Ti rendi conto di essere il primo player italiano a dominare “live” tutte le poker rooms?
Marco Pistilli: In effetti è un buon momento, da Ottobre dello scorso anno tra IPT, Snai, e Lottomatica ho infilato una serie di ottimi risultati live…..in compenso online non vinco un flip……(ride)

AP: Scherzi a parte, i complimenti sono d’obbligo ma emerge un dato che non posso ignorare. In copertina e tra i favoriti dei pronostici ci sono sempre altri, che magari a conti fatti vincono molto meno di te. La cosa ti infastidisce o ti sta bene così?
MP: Wow iniziamo in punta di piedi eh Stee ?! Beh, cosa posso dirti? di sicuro sono poco fotogenico…..no dai non so darti una spiegazione coerente, di sicuro non mi vedrai mai lamentarmi perchè non finisco sulle copertine delle riviste...anzi ti dirò: metterei comunque la firma per continuare a far risultato e rimanere “nell’ombra”

Marco raggiante dopo la vittoria della SNAI Poker Cup

AP: Sei sempre sereno, quasi sempre sorridente e “easy-going” al tavolo. Ma non ti incazzi mai? Dai dimmi la verità: tilti anche tu vero? Sei umano? Quand’è l’ultima volta che hai tiltato?
MP: Prendo le cose per quello che sono, sto facendo quello che più mi piace, con persone che stimo, in posti stupendi (vedi dove sono ora ad esempio)... ma per cosa mi dovrei incazzare? Per una bad beat? Sono appena stato eliminato dal satellite per il main, dopo aver fatto mettere tutto all’altro chipleader del mio tavolo con 4 out a vincere…. Ovviamente ne ha presa 1 al river, non ero contento ma è successo quello che io volevo succedesse. Se poi al river esce la sua, ciò non dipende da fattori che io possa controllare.
Quello che si deve capire è che un colpo in cui si è favoriti all’80% ( e sono rari ) sembrerà strano ma 2 volte su 10 lo si perderà. Comunque una volta che mi ha fatto male c’è stata , lo scorso anno sempre a Montecarlo, inizio Day2, 3betto Lacay che a sua volta mi mette ai resti con a 10, per me è un easy call con q q e mi vedo gia proiettato a 100K ( bui 500/1000).....flop 10 10 5 ! un vero pugno nello stomaco, ma il giorno dopo ero in macchina con Cristiano Blanco alla volta di St Vincent per un altro torneo...

Un  fragoroso 'vamos!' di Ricky Lacchinelli per festeggiare una mano  dell'amico MarcoAP: Tu sei manager di una grossa azienda, e concili i tuoi impegni pokeristici con le ferie. Cosa dovrebbe accadere perché tu lasciassi il tuo lavoro?
MP: Devo vincere al superenalotto ehehe.. No, non ho in programma di lasciare il lavoro per fare diventare un lavoro la mia passione.

AP: Facciamo allora finta che tu sia manager di una poker room: considereresti Marco Pistilli una “faccia vendibile”? Oppure penseresti “troppo gentile, troppo sorridente, troppo modesto. Non fa per noi”?
MP: Da Manager ti dico che il mercato di riferimento è l’online, e quindi l’identikit del giocatore da sponsorizzare è sicuramente diverso dal mio. Ma come nel gioco si devono variare gli schemi, anche nel marketing legato al poker si rischia l’appiattimento, con team che sembrano i cloni l’uno dell’altro.
Quindi - per rispondere alla tua domanda - non so se sponsorizzerei me stesso, sicuramente avrei fatto carte false per sponsorizzare in toto le Furie Rosse: quello sarebbe stato un affare certo per qualsiasi room.

AP: Veniamo alla domandina standard. Da quanto giochi a THE? Come hai iniziato?
Ufficialmente il primo torneo di THE è stato a Sanremo nel Giugno del 2006, la prima tappa di quello che poi sarebbe diventato l’attuale IPT.
Giocai il main event e feci final table. Pensai di essere un fenomeno ed il mese successivo ero a Barcellona per giocare il mio secondo torneo live…..l’EPT! Ovviamente fu un disastro, che però mi fu però di grande aiuto per tornare con i piedi per terra, e ad aver la voglia di studiare seriamente gli aspetti tecnici e strategici di questo gioco.

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AP: Nel recente EPT Sanremo, gli ultimi 22 italiani sono usciti TUTTI “mettendo” da dietro, al massimo in coinflip. In generale, l’Italia ha un roi del -44% nella stagione EPT. Come leggi questi due dati?
Affrontiamo questo discorso senza ipocrisia: oggi molti giocatori stranieri sono più forti di noi. Ammessa questa verità analizziamone però le ragioni: giocano da più tempo di noi, in campionati più competitivi del nostro (penso in particolar modo al mondo dell'online) e a limiti più alti.
Gli Italiani hanno molto talento, stanno migliorando molto, e fra qualche anno colmeranno questo gap che oggi c’è con i nordici, gli inglesi e gli americani.
Se stessimo parlando di calcio ti direi che un giorno una nazionale africana vincerà il mondiale: hanno talento, mezzi fisici, ma le condizioni ambientali e la tradizione oggi glielo impedisce, ci vuole più tempo…..ecco, direi che nel poker noi siamo come una nazionale di calcio africana.

AP: Interessante analisi la tua, che meriterebbe un articolo a parte. Ma torniamo a noi: tu sei un emergente che però conosce i propri limiti e l’importanza dell’ammetterlo prima di tutto a sé stessi. Se ti va, dicci un aspetto nel quale devi migliorare, sia esso nel live come nell’online.
MP: Nell’online devo proprio incominciare a giocare, diciamo così. Live direi il gioco postflop in situazione deep stack, che credo sia un problema di molti di noi (per tornare alla domanda precedente), perché le occasioni di allenare questa skill sono poche nei nostri tornei.

AP: Hai vinto un campionato con le furie rosse che metteva in palio l’EPT Sanremo, in quota con tutto il gruppo. E’ proprio un bel gruppo il vostro. Ma siete davvero così uniti? Neanche un’invidiuccia?
A parte invidiare Riccardo (Lacchinelli, ndr) per le donne che lo circondano no, è proprio amicizia...Guarda, eri a Campione per il final table Snai e puoi testimoniare tu stesso che la vittoria di uno è la vittoria di tutti, per 2 ragioni principali:
1) perché sono anni che discutiamo ed analizziamo situazioni di gioco che ci capitano da tutti i punti di vista possibili, ed avendo stili di gioco e attitudini personali differenti discutiamo tanto, e questo ci ha fatto crescere tutti
2) la vera ragione però è che siamo in quota (ride di gusto)

Foto di gruppo per le 'Furie Rosse' dopo il trionfo di Marco alla SNAI Poker Cup

AP: Comunque sia, tu hai fatto una scelta controcorrente: hai deciso di saltare Sanremo, aggiungere tu il denaro mancante e provare l’EPT Grand Final. Come mai?
Voglio ritrovare Lacay....No dai, scherzi a parte Montecarlo è il torneo più importante d’Europa, l’ho giocato lo scorso anno e mi ero ripromesso di fare il possibile per tornarci. Purtroppo Sanremo era la settimana prima e dovevo scegliere quale settimana prendere di ferie.
AP: Cosa manca a Marco Pistilli per essere felice oggi?
Chiedimelo domani dopo il day 1
AP: E che obiettivi ha il professor Pistillao per il 2010?
Continuare cosi come abbiamo chiuso il primo quarter ( fa molto manager no?), e poi vorrei un final table EPT.

AP: Bene Marco. Grazie per il tempo che ci hai concesso. Ti lascio andare a scaldare i motori e...Good Luck per il tuo EPT Grand Final!
MP: Grazie a te e un saluto ai amici di Assopoker!!!

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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