Proprio oggi ha inizio al Bellagio l'ultimo evento WPT di questo 2009, il Doyle Brunson Classic da 15.000 $ di buy-in che sabato designerà il successore di Chino Reem, trionfatore nell'edizione dello scorso anno.
Tuttavia, al Bellagio il poker è già protagonista da giorni, con una serie di tornei minori che hanno preceduto il Main Event. Nell'ultimo fra questi, il più importante per buy-in e prestigio, è riuscito a spuntarla uno dei migliori interpreti dei tornei live, ovvero lo statunitense Jason Mercier.
Jason ha infatti preso parte al torneo H.O.R.S.E. da 5.000 $ di buy-in che si svolgeva in due giorni, e nonostante non sia uno specialista di questa variante è riuscito a spuntarla contro Stephen Su: “Non avevo intenzione di giocarlo inizialmente, ma al mattino mi sono svegliato con buone sensazioni e così mi sono iscritto. Nelle prime fasi le cose non andavano per il verso giusto, ma poi quando i bui sono diventati più alti ho cominciato a vincere molto piatti, incrementando il mio stack. Al termine della giornata ero così quarto con dodici giocatori rimasti, il che faceva ben sperare per il giorno seguente”.
E così infatti è stato. Dopo aver trascorso la mattinata giocando a basket per rilassarsi un po', Mercier si è seduto con la solita determinazione di sempre, distinguendosi in particolar modo nella fase di bolla ed evitando situazioni rischiose: “Sono stato alla larga da piatti in cui fossero coinvolti i due giocatori deep alla mia destra, e facendo alcune giocate davvero buone. Una volta scoppiata la bolla, le eliminazioni si sono susseguite rapidamente e così mi sono ritrovato in heads-up prima ancora di rendermene conto”.
In heads-up, con un certo vantaggio in chips, lo aspettava come detto il connazionale Stephen Su, che pur non avendo raccolto ancora risultati eclatanti nei tornei live è uno specialista dell'H.O.R.S.E. così come delle altre varianti meno praticate: “Credo avesse un piccolo vantaggio su di me, dovuto sia allo stack sia dal fatto che questo era solo il terzo torneo di H.O.R.S.E. a cui partecipavo live. Ciò nonostante dopo un testa a testa durato quattro ore sono riuscito a vincere in una mano di PLO8”.
Jason arricchisce così ulteriormente il proprio palmares e con i 100.000$ guadagnati grazie a questa affermazione porta a 1.450.000$ i suoi profitti per questo 2009. L'alfiere di PokerStars, tuttavia, ben difficilmente si lascerà sfuggire l'occasione di salire ancora più in alto e la tappa del WPT che inizia quest'oggi è una delle ultime possibilità che gli rimangono.
Se poi dovesse andar male - perché ogni tanto sì, capita anche a lui - Jason probabilmente scrollerebbe le spalle in vista del prossimo appuntamento, ben sapendo che per chi abbia capacità e costanza da vendere la vetta prima o poi arriva.