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Daniel “jungleman12” Cates compirà 21 anni domenica, e certamente i motivi per festeggiare non gli mancano: in vantaggio nel “Durrrr Challenge” ed in attivo di 280.000 dollari nel solo mese di novembre, lo statunitense raggiunge la maggiore età con il vento in poppa.
Certo, sono in ben pochi i 21enni a poter dire di vantare un conto in banca da quattro milioni di dollari, ma d’altra parte sono altrettanto rari i giocatori di poker che non aspettano altro che di sedersi ancora contro Tom “durrrr” Dwan, animati dalla ferma convinzione di poterlo battere.
“Non so perché la sfida fra me e lui abbia subìto un rallentamento tanto brusco – ha recentemente dichiarato Cates – Tom mi ha detto di avere degli impegni, come la registrazione di “Poker After Dark”, ma dovremmo riprendere a giocare abbastanza presto”.
La loro ultima sessione è durata appena venti minuti, ma di questo “jungleman12” sembra non crucciarsi particolarmente: “Credo Tom avesse da fare, che volesse andare a pranzo o qualcosa del genere. Non è stato poi così frustrante, anche se avrei voluto giocare di più: posso confrontarmi anche su sessioni brevi, non è un problema”.
Provocato circa il fatto che “durrrr” possa sentirsi nervoso a causa di una sfida che al momento lo vede in difficoltà, “jungleman12” aggira l’ostacolo con diplomazia: “Dwan non sembra il genere di persona che si spaventi tanto facilmente. Naturalmente non posso dirlo, e in qualche modo mi auguro che lo sia, ma forse la verità è che la cosa non lo tocca più di tanto”.
Lo stesso Tom Dwan ha chiesto nuovamente scusa, in una recente intervista, circa gli impegni che lo stanno tenendo lontano dalla sua stessa sfida: gli appassionati temono che possa venirsi a creare un empasse simile a quella avvenuta con Patrik Antonius, sebbene questo rischio non sembra togliere il sonno a "jungleman12".
Del resto, al momento Daniel Cates ha legittimamente altro a cui pensare: “Per il prossimo mese e mezzo sono libero da impegni, ed ho intenzione di festeggiare il mio compleanno a Las Vegas, dopodiché è probabile che possa passare qualche giorno ad Atlantic City”.
In altre parole, nelle due capitali per eccellenza del poker che si trovino sotto la bandiera a stelle e strisce. Perché Daniel “jungleman12” Cates, anche nei giorni di festa, di stare senza poker davvero sembra non volerne sapere…
