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Kathy Liebert si scaglia contro Howard Lederer

kathy-liebertKathy Liebert è una delle player più in vista del circuito pro negli Stati Uniti e la sua invettiva contro Howard Lederer ha suscitato scalpore e polemiche. Invitata alla trasmissione  “The Showdown” ha sferrato un attacco durissimo e diretto al noto co-proprietario e giocatore di Full Tilt Poker.

L’ex analista finanziaria del Tennessee, divenuta una leggenda a Las Vegas, ha voluto commentare il momento delicato che sta vivendo il poker americano dopo lo tsunami giudiziario del 15 Aprile. “Sembra abbastanza chiaro che PokerStars.com, Full Tilt Poker e Absolute non saranno per molto tempo operative negli Stati Uniti. Io non sono preoccupata per le operazioni di cash-out. Sono ottimista ed inoltre il mio bankroll non era depositato per intero nelle tre rooms in questione”.

“Naturalmente ne risentiranno anche i tornei live: l’anno scorso solo nel Main Event più di 3.000 players si erano qualificati online. Le stime prevedono che nella prossima edizione del torneo principale delle WSOP parteciperanno circa 2.500 giocatori. A mio avviso riusciremo ad arrivare a quota 5.500”.

C’è anche il problema dei player sponsorizzati, soprattutto per tornei con buy-in a cinque cifre. “Non penso che le rooms continueranno a mantenere i contratti di sponsorizzazione dal momento che non possono offrire gioco online negli Stati Uniti”.

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Sugli undici accusati dal Dipartimento di Giustizia Kathy Liebert sembra avere le idee molto chiare: “Hanno rinviato a giudizio i principali responsabili dei siti e sinceramente sono rimasta sorpresa quando non ho visto il nome di Howard Lederer. Ho letto che è considerato l’uomo più potente del poker mondiale e lo sanno tutti che è molto influente sulla politica e le strategie di Full Tilt Poker. Sinceramente non capisco. Perché è così potente? Forse perché lui è un giocatore di poker? Forse perché lui è un grande?”.

Sembra un po’ fuori luogo questo spunto polemico ed ironico di Kathy Liebert. Il Dipartimento di Giustizia ha formulato accuse gravi nei confronti degli 11 imputati (ma il nome di Lederer non è mai venuto fuori) e le dovrà provare nelle sedi competenti. Al momento sono state arrestate quattro persone, tutte legate alle banche coinvolte. Ma nessuno è crollato e si è dichiarato colpevole, cercando un accordo con i Procuratori.

Tira una brutta aria nel circuito pro statunitense. Come mai una delle professioniste più famose si scaglia con questa veemenza contro una figura carismatica come  ‘The Professor’? Problemi personali? Antichi dissapori tra i due? Sembra un regolamento di conti in piena regola. Dopo il ‘Black-Friday’ Howard Lederer ha voluto mantenere il basso profilo, non ha rilasciato nessuna dichiarazione ed è probabile che si affidi ai suoi legali per rispondere ad una delle donne più rappresentative del poker made USA.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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