Quelli di voi che hanno avuto il piacere d’informarsi un po’ sulla storia del poker, probabilmente allora già sapranno che le WSOP sono nate grazie a Benny Binion che, dopo il grande riscontro mediatico della leggendaria partita del 1949 tra Johnny Moss e Nick “The Greek” Dandolos, pensò bene d’invitare i migliori giocatori del mondo per una sorta di convention sul gambling proprio nel suo Horseshoe Casino.
Quanto invece a Nick Dandolos, della sua vita in molti ricordano soltanto della succitata partita e che morì ormai “broke” giocando il 5$ Limit Draw Poker a Gardena in California. Ma in realtà ci sarebbe dell’altro da aggiungere, e anche piuttosto interessante: un episodio, raccontato dal texano Johnny Hughes sul forum di TwoPlusTwo, che si collocherebbe tra l’heads-up contro Moss e la sua morte avvenuta il giorno di Natale del 1966.
Secondo Hughes, dopo lo spettacolo del 1949 contro Johnny, Nick partecipò ad un’altra interessante partita, e questa volta contro il noto gambler californiano Ray Ryan – uomo d’affari impegnato nel settore immobiliare e in quello petrolifero. Ryan sfidò The Greek per una giornata intera di heads-up lowball e di gin rummy, ma facendo ricorso ad un meschino trucco per aver la meglio su Dandolos. Per tutto il tempo della partita indossò un piccolo apparecchio radio che gli permetteva di ricevere indicazioni su cosa avesse in mano l’altro. Un compare si era infatti piazzato ad una certa distanza in modo dove poter osservare le carte di Nick usando un semplice binocolo. Senza nessuna sorpresa, Ryan riuscì a portare via al malcapitato Dandolos qualcosa come 550.000 dollari.
Accortosi più tardi di essere stato imbrogliato, The Greek si rivolse allora ai boss dell’organizzazione criminale dei Chicago Mob, e Sam Giancana e Tony Accado mandarono il killer Marshall Califano per farsi ridare il denaro. Ma Ryan non cedette alle intimidazioni e rifiutò energicamente. E visto che era piuttosto potente, riuscì a mettere a tacere la cosa fino al 1963 quando però la rabbia per il torto subito tornò prepotentemente alla ribalta.
In quell’anno, infatti, Dandolos, Marshall e Charles Delmonico tentarono di rapire Ryan, che però riuscì a fuggire all’agguato mentre i tre vennero arrestati dall’FBI. Dandolos fu scarcerato poco dopo perché accettò di collaborare con i federali, mentre Marshall Califano restò in prigione fino al 1972.
E mentre The Greek si spegneva all’età di 84 anni, Ray Ryan continuò invece a gestire i suoi affari, ma solo fino al 1977. In quell’anno trovò infatti la morte, ucciso con una potente bomba piazzata sotto la sua auto. E diverso tempo dopo venne fuori anche il nome di chi aveva organizzato il “lavoro”, proprio quel Marshall Califano che tanto odio aveva accumulato nei lunghi anni di carcere.