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La strana storia di Full Tilt e i domini

Mentre in questi giorni si sta svolgendo l'importante asta per i domini italiani sul poker, organizzata da Sedo Italia, arriva una notizia che puo' dare un' idea di quali siano le potenzialita' e i risvolti di questo tipo di mercato. Nat Arem è un nome che a molti di voi non dirà nulla, eppure si tratta di una persona molto addentro al poker business. Giusto per capirci, Arem è colui che ha inventato il sito thepokerdb.com, vendendolo poi nel 2006 (e a peso d'oro, ndr) al gruppo di Bluff Magazine.

Bene, Nat ha fatto recentemente notare, sul suo blog, una ricorrente abitudine di Full Tilt. La room, tra i leaders mondiali del mercato, fa spesso e volentieri il cosiddetto "squatting", ovvero appropriarsi di un dominio potenzialmente interessante - che richiama il nome di un personaggio interessante o addirittura di un concorrente - ma "disabitato". Quindi, dopo averlo acquisito, lo usa come "mirror", che rimanda sempre al sito di Full Tilt. La lista dei domini posseduti dalla room di Howard Lederer e Phil Ivey è quantomeno bizzarra: ad esempio si può notare la presenza di ansolutepoker.com e halliwoodpoker.com, che sono due furbi tentativi di attirare chi, a causa di un misclick, digitasse in maniera sbagliata il nome del sito desiderato. Così, da absolute o holliwoodpoker ci si vede proiettati sul sito di full tilt poker.

Altrettanto accade con alcuni domini che richiamano a giocatori affermati, ma che non appartengono alla scuderia di FT. Così, se cercate sia andreakkaripoker.com che victorramdinpoker.com, vi aspettereste di trovarvi su pokerstars, visto che i due sono membri del Pokerstars Team Pro, e invece no...

Paradossale anche il caso di sorelmizzi.net, che tanto per cambiare vi catapulta sul sito di Full Tilt. Nulla di particolarmente diverso dai casi succitati, se non fosse che la stessa Full Tilt ha da tempo bannato a vita Sorel Mizzi, per la famosa questione dell'account vendutogli da Chris Vaughn, ex-caporedattore di Bluff Magazine, poi licenziato in seguito a questo scandalo. Per non farsi proprio mancare nulla, Full TIlt si è assicurata anche il dominio chrisvaughnpoker.com...

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La lista è ancora lunga, e dentro ci sono molti altri nomi noti, come isaachaxton.com, jasonmercierpoker.com, shannonelizabethfulltiltpoker.com, nessuno dei quali ha nulla a che spartire con tiltware, la società che controlla la room. Intendiamoci, stiamo parlando di operazioni lecite, bizzarre quanto volete ma lecite, e mirate a contribuire in un modo diverso al consolidamento della realtà-Full Tilt.

Se volete emulare Full Tilt e curiosare tra i domini italiani ancora liberi, valutando se fare o meno un investimento, l'asta di Sedo rimane aperta fino al prossimo 16 dicembre. Buon "squatting" a tutti!

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"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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