Poker online
Las Vegas è sempre stata la meta preferita per i regular del cash game live ma anche per i professionisti dell’online. Ed il motivo è semplice: la tassazione è decisamente favorevole ma la geografia del poker è stata rivoluzionata in questi mesi dal black-friday.
A livello fiscale, negli altri stati non si scherza. Se in Nevada i giocatori devono versare parte delle loro vincite solo all’erario federale, in California, ad esempio, è previsto un prelievo addizionale. Il November Nine 2010, Joseph Cheong ha vinto 4,1 milioni di dollari nel Main Event WSOP ma il 50% è rimasto al fisco: 1.578.346$ sono andati alla temibile IRS (l’agenzia delle entrate di Washington) e 432.147$ sono stati versati all'erario californiano.
Proprio per evitare un simile ‘bagno di sangue’, per anni, hanno vissuto a Las Vegas (dove hanno tutt’ora la residenza) diversi protagonisti degli High Stakes online come Tom Dwan e Phil Ivey che oltre alle sessioni milionarie su Full Tilt Poker, potevano godere di una discreta action anche live sulla Strip.
Il venerdì nero ha però resettato tutto, così abbiamo assistito ad un esodo di massa da parte dei professionisti dell’online che hanno deciso di lasciare la Strip.
Isaac Haxton e Justin Bonomo hanno preferito dire addio alla loro vita agiata e trasferirsi a Malta ed anche la poker pro Vanessa Peng ha fatto le valige.
Daniel Negreanu ha mantenuto la residenza però vivrà solo qualche mese nella sua villa da sogno a Vegas. In occasione delle WCOOP è tornato nella natia Canada e nei prossimi mesi stazionerà in Europa tra Londra, Sanremo e Cannes.
In un primo momento, l’inchiesta condotta dal Dipartimento di Giustizia di Manhattan ha favorito i casinò di Las Vegas: nella fase di transizione, quasi tutti i pro hanno cercato action live, in attesa che si facesse chiarezza sulla vicenda. Dopo le WSOP, i grinders hanno realizzato che per il poker online non c’è futuro negli USA, almeno per i prossimi due anni.
Così il black friday, nel medio periodo, danneggerà le rooms del Nevada e tutto l’indotto. I ricchi giovani del poker sono noti per un tenore di vita molto alto e a Vegas non si facevano mancare nulla, frequentando i migliori ristoranti, locali notturni etc. etc, Questo esodo di massa penalizzerà anche il già compromesso mercato immobiliare, visto che i top players amavano vivere in appartamenti e ville di lusso.
Ha deciso di lasciare la sua Las Vegas, uno dei volti più noti della città delle luci: Christina Lindley, attrice convertita al poker online. Con Maria Ho ha movimentato in questi anni la vita notturna della Strip. In compagnia dell'amica ha deciso di prendere casa a Vancouver, in Canada, dove risiede una numerosa comunità di pro americani.
L’ultimo ad aver raggiunto l'ex città olimpica è Brian Hastings che è tornato sulla scena degli High Stakes online. “Per alcuni mesi ho giocato cash game a Vegas. Mi sono rassegnato a lasciare gli USA perché grindare online è molto più redditizio che giocare dal vivo”. E nella prima settimana ha già incassato su PokerStars una discreta somma: 120.000$.
A Vancouver ha preso dimora anche il “Player of the Year” 2010 Tom "kingsofcards" Marchese, giusto in tempo per partecipare all’High Roller delle WCOOP e vincere 40.000$ (nono posto). La lista dei nuovi residenti è lunga: Randy “nanonoko” Lew, Shane Schleger, William Reynolds, i due fidanzati David Sands e Erika Moutinho, Phil Galfond, Adam “Roothlus” Levy e Chris “Genius28” Lee. Il problema riguarda il clima e le rigide temperature canadesi in inverno, ma Brian Hastings ha già pronta l’alternativa: “un amico si è trasferito a Panama e sto pensando seriamente di raggiungerlo al caldo, durante i mesi più freddi dell’anno”.
