E’ bella, bionda, e con buona pace di Doyle Brunson tutto appare tranne che stupida: Lauren Kling, 24enne originaria di Orlando, può vantare una striscia di risultati impressionanti in questo inizio 2010, in una specialità come quella dei tornei online dove non è certo facile emergere.
Avvicinatasi al poker durante l’università, la ragazza si è già messa in mostra lo scorso anno, dove ha collezionato vincite per circa 80.000 dollari grazie sia a piazzamenti online – ha infatti ottenuto un tavolo finale sia al Sunday Mulligan che al Main Event delle FTOPS – che a vincite in tornei live, come il 23esimo posto su oltre mille partecipanti nel Ladies Event delle scorse World Series Of Poker.
Tuttavia, quello che sta ottenendo questa giocatrice celata dietro ai nickname di “supermodl” e “locoencabeza” in questo primo scorcio del nuovo anno ha davvero dell’incredibile. Nel solo mese di gennaio ha infatti ottenuto un terzo posto ad un daily 100 $ con re-buy su PokerStars, un terzo posto al 1K $ Monday su Full Tilt Poker ed un secondo posto amaro nell’evento numero 4 dello UniBet Online Championship, un torneo No Limit Hold’em da $ 1.000 + 50 di buy-in dove si è dovuta arrendere solo a Dave D’Alesandro. Questi ed altri risultati hanno portato il suo bottino a 240.000 dollari in appena trenta giorni.
Certo, chi gioca abitualmente tornei sa quanto una striscia simile sia impensabile senza la giusta dose di fortuna, ma sicuramente risultati analoghi non possono essere frutto soltanto della dea bendata. In un mondo come quello del poker, dove le bravi giocatrici spesso latitano, la Kling sembra allora poter dire la sua, e in qualche modo lo si capisce anche dall’imbarazzo con cui risponde quando le viene chiesto cosa pensa delle altre giocatrici con cui si è confrontata live: “Si tratta di una domanda difficile – ha cercato di schernirsi – perché il livello è molto diverso da quello che si incontra quando ci si siede contro gli uomini. In effetti, sembra che non abbiano una chiara idea di cosa significhino dei bui alti, la proporzione del proprio stack rispetto a questi o il gioco da adottare in bolla. All’evento delle WSOP riservato alle donne, una volta giunti in bolla tutte le giocatrici foldavano ogni mano, e così non ho fatto altro che rilanciare e controrilanciare tutto il tempo, traendone un buon vantaggio”.
E per lei, che certo non avrebbe faticato a percorrere strade quali quella dello spettacolo o della moda, si è dunque aperta la via del professionismo, che certo appare dura e piena di concorrenza agguerrita. Certamente è assai difficile che Lauren Kling possa mantenere una tale costanza di risultati durante tutto l’anno, ma se il buongiorno si vede dal mattino questo 2010 al momento pare davvero sorriderle, e a lei non resta che fare altrettanto.