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Microgaming: stop al data mining

Microgaming – un colosso che può contare su 40 poker rooms e 120 casinò online – con un fresco comunicato stampa ha preso una posizione netta: ha infatti deciso con effetto immediato di impedire sulle proprie piattaforme l’uso il cosiddetto datamining, e quindi l’abuso di programmi come Poker Tracker ed Hold’em Manager.

La decisione si colloca sulla stessa linea di poker rooms leader come PokerStars e Full Tilt. Quest’ultima lo ha vietato solo di recente, e anche per questa ragione ha destato scalpore la vicenda relativa alla condivisione delle mani tra Brian Hastings, Cole South e Brian Townsend nello studio di una strategia comune contro Isildur1.

Perchè il datamining è proprio questo: acquisire dati (hand histories, ndr) di players senza esserci seduti al tavolo. “I software che analizzano le hand histories attraverso il data mining – si legge nel comunicato – hanno nel tempo conosciuto un diverso utilizzo, e vengono ormai impiegati più che per analizzare il proprio gioco per cogliere quelle che sono le debolezze degli avversari, dando un vantaggio ancora maggiore a chi possiede questo tipo di informazioni”.

Infatti il problema non risiede nell’usare o meno software quali Poker Tracker ed Hold’em Manager, ma sul tipo di utilizzo che se ne fa: nel cash game in particolar modo – ma anche nei tornei – fare datamining costituisce un vantaggio non da poco rispetto a chi non lo fa o non è provvisto di tali software, e se ormai la diffusione di questi programmi fra i giocatori è tale per cui farne a meno rischierebbe di diventare davvero penalizzante e problematico. Allora ecco la limitazione all’uso solo per “fini personali”, ovvero all’acquisizione di dati permessa solo sui tavoli in cui si è seduti in prima persona.

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La strada è dunque tracciata in maniera netta: “Con questa decisione non intendiamo penalizzare i nostri giocatori vincenti – sottolinea Andrew Clucas, a capo di Microgaming – vi saranno sempre dei vincenti e dei perdenti nel poker. Quello che cerchiamo di fare è di creare un field di giocatori su più livelli e in cui possano trovare spazio tutti”.

I software insomma penalizzerebbero eccessivamente i giocatori occasionali, che oltre ad essere meno abili non ne fanno evidentemente uso, fatto che potrebbe portarli ad allontanarsi in fretta una volta caduti preda dei giocatori più smaliziati.

 

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