Youtube all’attacco del Poker
La rubrica Mondo Poker parte dalle proteste di alcuni noti streamer di poker su Youtube, i quali si sono visti cancellare dei video senza una spiegazione. Un fatto che ha messo in allarme tutta la comunità pokeristica che usufruisce di questi prodotti, generalmente gratis, oltre a creare una sorta di panico fra gli altri streamer non ancora messi sotto la lente di ingrandimento dello stesso Youtube. Sulla nota piattaforma di video, c’è sempre stata una sorta di comprensione per il poker, purché i video stessi rispettassero le regole base sul gioco d’azzardo.
Sta di fatto che i vari Jaime Staples (730.000 seguaci sul canale), Andrew Neeme e Brad Owen (solo per citare i più noti, ma la lista è lunghissima) tra i primi a condividere su youtube video di poker, si sono visti cancellare i video senza alcuna motivazione. Le regole sembrano essere sempre le stesse per il poker e il gioco d’azzardo in generale, con gli streamer che assicurano di aver piazzato video che non violano in alcun modo le suddette regole.
Le linee guida di YouTube affermano che: “gli annunci per il gioco d’azzardo devono essere indirizzati a paesi approvati, avere una pagina di destinazione che mostri informazioni sul gioco d’azzardo responsabile e non indirizzare mai i minori in questo campo“. Che sia in atto l’ennesimo ingiustificato attacco al poker? Le prossime settimane saranno decisive per capirlo, intanto molti streamer vivono con ansia questi giorni, nella speranza di non subire altre cancellazioni.
Caso Postle parte il processo
Mondo Poker muove il suo sguardo su uno dei casi più controversi nella storia del poker live e in generale nell’industria del gioco. Stiamo parlando del “Caso Postle“. Il professionista americano è accusato di aver vinto in maniera illegale, oltre 300 mila dollari al TV Table cash game dello “Stone Live”. Contro di lui una sfilza di giocatori che si sono alternati al tavolo per oltre un anno e il casinò stesso: lo Stones Gambling Hall di Sacramento. La richiesta dell’accusa è quella di un risarcimento di 10 milioni di dollari.
Mike Postle si è sempre professato innocente, asserendo di non aver mai barato al tavolo, ma che le sue vittorie sono frutto di intuizioni e skills. Sta di fatto che il suo comportamento negli ultimi mesi ha fatto molto discutere e solo dopo tantissime settimane ha firmato le carte per presentarsi in tribunale. Il prossimo 26 febbraio quindi, inizia il dibattimento in aula e Postle dovrà difendersi in maniera credibile per dimostrare di essere innocente. Ci attendono giornate caldissime a Sacramento.
Altro Jackpot a Vegas
La rubrica Mondo Poker conclude il suo viaggio quotidiano con l’ennesimo jackpot assegnato a Las Vegas con il Pai Gow Poker. Quest’ultimo è un gioco molto popolare in Cina e molto simile al domino. La versione che offrono i casinò di Las Vegas è diversa: al posto delle tessere del domino, si usano 52 carte francesi standard, più un jolly.Si gioca ad un tavolo di 6 players più un dealer. Ogni giocatore lotta contro il banco. In Nevada sono ben 92 i casinò che offrono questo format.
Questa volta ad esultare è una turista delle Hawaii che sbanca per 420.000 dollari al “Main Street Station” casinò nel cuore di Las Vegas. La donna per fortuna aveva attivato anche il bonus per raggiungere l’agognato jackpot, piazzando precedentemente un scommessa. Ebbene, la turista ha chiuso una scala colore di sette carte che sono risultate decisive per far saltare il banco. Il jackpot di 420.000 bigliettoni è piovuto nelle sue tasche. L’anonima giocatrice è diventa la settima persona dall’inizio del 2020 a vincere un jackpot nei vari giochi da casinò di Sin City.