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Promuovono montepremi "garantito" da $250.000 ma in realtà non è garantito nulla!

Rischia di diventare la polemica dell'anno nel poker quella scoppiata su Twitter tra Kevin Mathers con altri pro americani, in particolare Matt Glantz, Allen Kessler e David “Viffer” Peat. Il motivo del contendere?

Ad accendere la miccia è un tweet di Mathers che promuoveva un evento da $1.100 del Meadows Racetrack Casino, tappa dell' Heartland Poker Tour (HPTPoker) in programma la scorsa settimana.

Per la cronaca (e per fortuna!) l'evento ha registrato 422 players ed ha superato il prize pool promesso.

La polemica è iniziata con Kevin Mathers, che nel suo tweet ha promosso il Main Event da $1.100 con un "garantito" da $250.000.

In realtà, accanto alla somma $250.000 c'è un asterisco * (come potete vedere sotto nell'immagine) ma nessuna nota è visibile nella pagina principale del programma pubblicato dall'HPT e dalla sala da gioco della Pennsylvania.

Nelle note sotto il programma (potete vedere nell'immagine seguente) non c'è traccia delle condizioni che richiamano all'asterisco. In effetti se si tratta di una svista, è molto grave.

Le note sotto il programma dove non vi è il richiamo all'asterisco *: non vi è alcun riferimento all'evento 8

 

Per comprendere le effettive regole del torneo bisogna andare in un'altra pagina, dove le condizioni nel dettaglio sono pubblicate in note minuscole.

In realtà, il "garantito" scatterebbe solo con l'iscrizione di almeno 200 players. Per diversi pro, questa non è una condizione sufficiente per considerare l'esistenza di un reale garantito. Ma il torneo viene promosso come tale. Come torto alla rabbia dei players? Queste cose nel mondo del poker non dovrebbero accadere. E c'è un precedente pesante, con l'ultima edizione del Partouche Poker Tour che, di fatto, segnò la fine del popolare torneo di Cannes.

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Il tweet di Mathers è stata la miccia che ha fatto scatenare la reazione dei giocatori indignati per quella che loro considerano una pratica poco chiara (nei loro tweet si lasciano andare a considerazioni più pesanti).

Si scatena poi una pesante polemica ed un tutti contro tutti che è tipico delle discussioni sui social network.

Per fortuna tutto è bene quel che finisce bene: si sono registrate 422 entries ed il torneo è ora giunto al tavolo finale, ma certi errori è meglio evitarli in futuro...

 

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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