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Moshman blog: la situazione del poker online negli USA

Dopo gli accadimenti delle ultime ore, che minacciano fortemente la possibilità per i player statunitensi di giocare a poker online su tre delle piattaforme più frequentate al mondo, Collin Moshman è intervenuto in proposito direttamente dal suo blog personale.

“Come avrete certamente letto in giro, i siti di poker online che accettano giocatori americani hanno avuto grosse difficoltà nelle ultime 24 ore. Pur non avendo a disposizione alcuna informazione più specifica rispetto a quanto già riportato, eccovi comunque alcune mie risposte alle domande più frequenti che mi hanno posto in chat. Preciso che le opinioni a seguire sono strettamente personali e basate su quanto ho potuto comprendere della situazione in atto. Altri potrebbero pensarla diversamente ed i fatti sono in continua evoluzione.

1. Cosa sta succedendo ai diversi siti?
Tutti quelli non americani funzionano al solito. Full Tilt Poker, Absolute Poker e Merge sono ok (almeno al momento in cui scrivo). PokerStars permette ai giocatori USA di loggarsi e fare prelievi ma non di giocare o trasferire denaro.

2. Mi conviene fare cash-out di tutto quello che ho sul conto?
Non vedo una ragione plausibile per procedere in tal senso. Se foste giocatori americani con la possibilità di cliccare da qualche parte per ricevere all’istante i vostri soldi a casa, allora sarebbe un conto, ma richiedere un bonifico od un assegno immediatamente non è una cosa sicura da fare. Raccomanderei invece di far calmare un po’ le acque.

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3. Cosa accadrà nei prossimi tempi?
Ritengo che la situazione attuale sia paragonabile a quando PartyPoker ha deciso qualche anno fa di non accettare più player americani. PokerStars ed altri potrebbero fare lo stesso, mentre qualcuno sarebbe invece felice di farli giocare. Spostare denaro potrebbe diventare più complicato ed il gioco potrebbe farsi più duro. E’ difficile da dire. Magari da PokerStars potrebbero accettare subito l’idea di non accogliere più i player statunitensi perché pensano che a breve la loro posizione sul mercato verrà regolata/legittimata.

Anche se tutto ciò potrebbe rappresentare la fine del poker online negli States, esiste un’alta probabilità che a distanza di qualche settimana tutto il traffico di giocatori si sia trasferito da un’altra parte mentre PokerStars è impegnata a lavorare per operare legalmente. Non è ancora detta l’ultima parola…”

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