Poker onlineIl mondo del poker ha registrato un vero boom per quanto riguarda la mole di libri pubblicati su quest’argomento. Ma pochissimi testi erano finora rivolti al gioco no-limit cash-game. Finalmente le cose sono cambiate. Dopo dieci anni di attesa qualcuno ha finalmente pubblicato un testo avanzato su questa specialità, e chi poteva farlo se non la Edizioni 2+2 e due dei suoi scrittori di punta?
Parliamo di No Limit Hold’em Theory and Practice di David Sklansky e Ed Miller. Sklansky è di sicuro ben noto nell’ambiente e i suoi libri sono spesso considerati i migliori per le analisi di gioco e per le strategie fornite. Alcuni, invece, sostengono che le sue opere siano così dense d’informazione da essere quasi indecifrabili.
A prescindere da questi due punti di vista, la 2+2 raramente pubblica libri di facile lettura e No Limit Hold’em Theory and Practice non sembra purtroppo fare eccezione. E’ probabile quindi che molti lo considereranno un testo scritto male. Ammetto anch’io che leggere questo lavoro richiede un grandissimo sforzo e le informazioni fluiscono in maniera brusca e disgiunta. Tuttavia non credo che questo sia dovuto ad una cattiva esposizione.
Gli autori hanno scelto di omettere gran parte del materiale di base che renderebbe il tutto certamente più fruibile e più facile da apprendere. Il libro contiene solo le informazioni considerate importanti. Quindi va studiato piuttosto che solo letto, in modo da ottenere da esso il massimo dei benefici. Lo sforzo richiesto sarà, comunque, certamente ricompesato.
Sklansky e Miller hanno scritto un libro che contiene moltissime informazioni accurate su un argomento molto complesso. Non solo contiente spiegazioni complete di ogni aspetto del no-limit hold’em, ma contiene dettagliate analisi strategiche sugl’aspetti più difficile del gioco. Credo che solo pochi giocatori siano abbastanza esperti da non trarre alcuno giovamento dalla lettura del questo libro.
Per tutti gl’altri l’ultimo sforzo di Il problema sta solo nel fatto che è richiesto uno studio accurato piuttosto che una lettura superficiale, e immagino che relativamente poche persone impiegheranno il tempo e l’energia necessari.
Questo libro non è per principianti. Quelli che si avvicinano per la prima volta al poker dovranno acquisire una certa conoscenza di base prima di poter comprendere gli insegnamenti di Sklansky e Miller. Inoltre, suggerirei di fare un pò d’esperienza ai tavoli prima di affrontare questo libro. Lo raccomando vivamente invece ai giocatori intermedi e avanzati. Sarà sicuramente più importante per quelli che giocano cash rispetto a quelli che partecipano ai tornei, ma entrambe le categorie trarranno significativi giovamenti da esso.
