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Online illegale in USA

Il Senatore Americano, leader della Maggioranza, Bill Frist è riuscito a far passare il disegno di legge “S. 5363” che controlla il “gambling online”, sabato 30 Settembre 2006.
Spetta ora al Presidente degli Stati Uniti ratificarlo, se lo farà la legge entrerà in vigore nei successivi 270 giorni. Era dal 1999, anno in cui è stata costituita una Commissione per lo studio dell’impatto del gambling online, che gli Stati Uniti tenevano monitorata la situazione.
L’esito di questi studi ha dato il via per raccomandare il passaggio di una legislazione atta a proibire qualsiasi tipo di trasferimento bancario ai siti internet che si occupano di gioco d’azzardo e alle banche che li rappresentano. Il disegno di legge prevede che le banche lavorino con il Governo Federale per fermare le transazioni tra i clienti americani e queste compagnie di gioco che risultano offshore.
La legge vede nel poker online una forma di gioco d’azzardo (gamble), non vuole punire i giocatori bensì i possessori dei siti internet di gioco online con non meno di 5 anni di prigione, e anche le banche che non collaboreranno con il Governo Federale saranno passibili di sanzioni.
E’ evidente che gli Stati Uniti si stanno muovendo nella direzione opposta in cui agisce il resto del mondo… La Gran Bretagna ha appena regolarizzato i siti di gambling online e l’Unione Europea ha chiarito che considera il gambling online un prodotto che deve essere autorizzato ad essere liberamente commercializzato. Cosa succederà ora? Difficile fare delle previsioni. La legge è AMERICANA, colpisce gli istituti bancari americani e di conseguenza i giocatori di poker online AMERICANI. Vogliono con questa legge vietare ai propri connazionali di giocare d’azzardo. La motivazione potrebbe essere morale, etica o persino economica.
E nel resto del mondo? Le varie poker room non falliscono, non sono Americane, pertanto non regolamentate da questo provvedimento. I soldi accreditati su queste poker room dai giocatori di tutto il mondo sono assolutamente sicuri. Il problema allora quale potrebbe essere? E’ vero che la legge non colpisce i giocatori Americani però a quest’ultimi non sarà più consentito usare le carte di credito o fare versamenti verso questi siti internet di gambling online. Gli Americani che pare rappresentino l’80% dei giocatori nel mondo saranno perciò realmente ostacolati nel giocare liberamente, non potendo depositare i propri soldi nelle varie poker room.
A questo punto ci sarà meno gioco a livello mondiale, venendo a mancare il giocatore medio americano. Se il resto del mondo non si allinea con la politica Americana, presumibilmente le varie poker room carenti dei giocatori Americani, inizieranno a fare pubblicità nei mercati dove possono agire x cercare di conquistare altre quote di mercato. Pertanto anche l’Italia potrebbe divenire il prossimo target di poker room prestigiose come Partypoker e Pokerstars.
Per concludere… non escludiamo a priori la possibilità che vengano fatti degli accordi per liberalizzare tutto il mercato Americano (come è successo in Italia ad esempio). Se così fosse, sarebbe stata solo una grossa bolla di sapone!

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