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Patrik Antonius: “mi preparo per una grossa partita al Rio. Montecarlo sarà la futura casa degli high stakes”

Patrik Antonius sta lavorando con un gruppo di amici investitori per realizzare un progetto ambizioso: aprire una poker room esclusiva nel Principato di Monaco. Ha avviato la complessa procedura con il Governo locale per ottenere una licenza a Montecarlo. La sua idea è quella – come avevamo anticipato qualche settimana fa – di inaugurare una location dedicata – in modo esclusivo – al poker in Costa Azzurra. La sua idea è quella di garantire un’action continua che può tornare ad essere un punto di riferimento per i gamblers high stakes che transitano da quelle parti con regolarità.

Il finlandese, residente a Monaco da parecchi anni, è fiducioso: “prima o poi accadrà. E’ necessario ottenere prima una licenza e stiamo negoziando con il Governo di Monaco. In questo momento non esiste una poker room. Ci sono un paio di casinò ma per diversi anni non c’è stata una location adatta per giocare a poker. Il Fairmont potrebbe essere una futura opzione. A Montecarlo ci sono tante persone che vogliono giocare”. Vive nell’esclusivo Principato da quasi un decennio e conosce alla perfezione l’action locale.

Patrik rivela che il poker rimarrà sempre una costante nella sua vita: “continuo a giocare molto high stakes live. Per un certo periodo dell’anno gioco a Las Vegas e dove ci sono sempre partite interessanti”.

Antonius ha anche altri interessi come rivela in un’intervista a PokerListings: “ho investito e sono coinvolto in un paio di imprese però mi manca il poker online. Ma non riesco a trovare più quello che sto cercando. E’ molto difficile competere negli high stakes ed è giusto nella vita affrontare i fatti: i giochi non sono più quelli che erano una volta”.

 

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Le attenzioni di Patrik sono oramai sul gioco dal vivo: “le partite live sono in piena espansione e sono sempre profittevoli per me, soprattutto quando si parla di giochi a livelli molto alti”.

Riguardo alla sua seconda casa, Las Vegas, il finnico chiude le porte alle World Series: “non sono sicuro che giocherò: giocare tornei WSOP vuol dire investire diversi giorni e rischi di missare buone partite di cash game. Ho sempre giocato al Bellagio e all’Aria ma quest’anno si parla con insistenza di alcuni giochi molto grossi al Rio Casinò. Per questo motivo potrei venire al Rio…”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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