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Perché l’All Time Money List non ha più valore

titan-10-euroDifficile poter stilare una classifica di tutti i tempi negli sport, figuriamoci nel poker, seppur nei tornei possiamo confidare su qualche dato “oggettivo” in più. Nel cash game invece è impossibile (ad eccezione degli high stakes online).  E’ da almeno due anni (dalla prima edizione del Big One Drop) che riteniamo però che l’  “All Time Money List” abbia perso valore e significato: va letta con un certo distacco, perché come spesso ribadito, calcola solo le vincite lorde (non vengono contabilizzate le perdite: buy-in e rebuy pagati in tutti gli MTT, per non parlare delle tasse).

Non è un problema solo di differenza tra netto e lordo. E’ difficile capire anche l’effettività, per ogni giocatore, dei profitti lordi: la classifica non tiene conto delle quote vendute ai finanziatori. Un parametro non secondario dall’avvento degli high roller (per non parlare del Big One Drop…).

Da sottolineare poi che non si è tenuto neanche conto della rivalutazione monetaria: 10 milioni di dollari negli anni ’80 hanno lo stesso valore nel 2014? Sarebbe un parametro da inserire, se realmente vogliamo un confronto tra “epoche” diverse.

Inoltre il Big One Drop e il Main Event delle WSOP, hanno rivoluzionato la graduatoria: nelle prime posizioni ci sono giocatori che sono stati avvantaggiati, proprio perché hanno trovato il rush fortunato al momento giusto. One shot.

Per questo motivo, non possiamo non allinearci al blog CalvinAyre che proprio oggi ha pubblicato un editoriale, a firma di Jason Kirk, molto critico sull’All Time Money List.

Sia chiaro, saremo sempre grati al database Hendonmob perché ci regala ogni giorno mille informazioni e curiosità, senza dubbio un’opera utilissima per gli appassionati e per la stampa di settore, però non prendiamo l’All Time Money List come il vangelo.

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Daniel Coleman durante la premiazione del Big One Drop: è sesto nell’All Time Money List

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Di sicuro non può essere un parametro per valutare il talento di un giocatore, anche se Daniel Negreanu (primo in graduatoria) senza dubbio merita di far parte dei top, per la continuità di risultati conseguiti nella sua carriera.

Anche l’autorevole blog canadese ritiene che il Big One Drop e il payout del Main Event degli ultimi anni abbiano svuotato di significato questa classifica. Jason Kirk fa l’esempio di TJ Cloutier, che ha vinto – al lordo – più di 10 milioni di dollari nella sua carriera, guadagnati soprattutto dal 1983 al 2005, grazie ad una serie impressionante di risultati.

Prima del boom del poker e dell’effetto Moneymaker, TJ era ritenuto uno dei più forti giocatori negli States negli MTT live. Oggi però è solo al 26esimo posto nell’All Time Money List. Questa classifica misura il reale valore dei players appartenenti ad “epoche” diverse? No.

Il Main Event WSOP è stato il primo ad assegnare per primo un milione di dollari nel 1991, poi dal 2000 in poi, abbiamo assistito ad un’escalation di premi record: 2,5, 5, 7.5 e 12 milioni di dollari per ogni singolo giocatore.

Dal 2010 hanno preso campo gli high roller e solo nel 2011 Erik Seidel (balzando al comando delle vincite di tutti i tempi) ha vinto 6,5 milioni in un solo anno, grazie a questo tipo di evento. Con il One Drop, Daniel Negreanu, Antonio Esfandiari, Sam Trickett, Daniel Colman, Phil Hellmuth e Scott Seiver hanno beneficiato di super premi, influenzando in modo irrimediabile la classifica.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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