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Phil Hellmuth non crede ad una vittoria di Ivey

Phil Hellmuth, coach d'eccezione per Jeff Shulman al prossimo final table del Main Event WSOPAnche senza vittorie, è un periodo molto intenso nella vita di Phil Hellmuth: Dagli USA a Londra, e poi ai Caraibi, destinazione Aruba. Non c'è spazio per annoiarsi, nella vita di "The Poker Brat".

E se in nessuno dei tornei giocati sono arrivati risultati di rilievo, ci sono altre cose che mantengono Phil Hellmuth nello status di grande protagonista nello scenario pokeristico mondiale.

Non per nulla, come sapete, Jeff Shulman lo ha scelto come coach personale in vista del Final Table del Main Event WSOP, che si giocherà tra neanche un mese. Phil ne parla nel suo blog, e le intenzioni sono quelle di sorprendere il mondo, come sempre: "Barry Shulman ha appena vinto il WSOPE Main Event. Ma v'immaginate cosa succederebbe se suo figlio Jeff vincesse il Main WSOP nello stesso anno? wow, è un pensiero da star male!", esclama Hellmuth, che non rivela ovviamente nulla delle tecniche e strategie che suggerirà a Jeff, anche se si professa molto fiducioso sulla vittoria del suo assistito.

Phil Ivey: lui a novembre ci sara'...Per contro, Hellmuth si lascia andare ad una previsione infausta riguardo al suo illustre collega Phil Ivey, il quale secondo lui ha ben poche speranze di vittoria al final table: "Phil è un gran bel giocatore, certo. Ma 10 milioni di chips sono davvero troppo poche!"

Dopo la "gufata" nei confronti del collega, Hellmuth si lascia infine andare al racconto di un mega-party tenuto nella sua suite ad Aruba, in occasione dell'Aruba Poker Classic, evento organizzato dalla poker room del quale è l'icona principale: Ultimate Bet.

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Una festa esclusiva, al quale potevano partecipare solo persone con il VIP status più elevato su UB e Absolute Poker, e i giocatori andati in the money al Main Event dell'Aruba P.C.. In tutto c'erano più di 40 persone, in un tripudio di eccessi degni dell'opulenza 'hellmuthiana': "Nella mia suite c'erano: la“Dan band” a suonare, un DJ, un rapper, un open bar con due barman e 30 bottiglie di Dom Perignon, e anche una vasca ad idromassaggio che ha stimolato diversi passatempi piccanti..."

Deve essersi divertito molto alla festa, Phil Hellmuth. Ma è abbastanza facile ipotizzare che l'11 volte campione WSOP scambierebbe domani stesso le 30 bottiglie di Dom Perignon, il gruppo musicale, il bar, i barman, la vasca ad idromassaggio e tutto ciò che conteneva...con il seat 3 di un certo final table in programma nel novembre prossimo, e i suoi 10 milioni scarsi in chips!

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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