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Phil Hellmuth: "Sono come Michael Jordan"

michael-jordanPhil Hellmuth Jr.ha risposto sarcastico all’attacco in grande scala di Dusty “Leatherass” Schmidt che, due settimane fa, ha presentato il suo nuovo libro, dal titolo emblematico: “Don't Listen to Phil Hellmuth”.

L’esortazione del noto player di cash game di “non ascoltare i consigli di gioco di Poker Brat” è suonato come un attacco irriverente al giocatore di Palo Alto che, in modo del tutto inusuale, aveva scelto la strada del silenzio. Molto probabilmente per non dare ulteriore spazio e pubblicità gratuita al libro, che in modo indiretto, sfruttava la sua immagine in modo negativo.

In realtà la nuova opera di  “Leatherass” vuole sfatare i luoghi comuni che da tempo circolano sul gioco del poker ed ha cercato di sfruttare l’immagine di uno dei giocatori più noti della old school, la vecchia scuola, prima dell’avvento dei giovani players dell’online.

libro-schmidtIn tutti i casi, dopo quindici giorni, Phil Hellmuth ha voluto prendere posizione sull’argomento, in maniera abbastanza stizzita. Lo ha fatto sul suo personale account di Facebook, dopo una serie di domande di alcuni giornalisti che avevano postato sulla sua bacheca e lo avevano invitato a reagire alla provocazione.

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‘Poker Brat’ si è difeso con il suo consueto stile: “Se io non so nulla di poker, allora Michael Jordan non sa nulla di basket”. Il paragone non è casuale: la stella dei Chicago Bulls è considerato da tutti il miglior giocatore di sempre del NBA, con sei anelli (campionati) vinti nella lega professionista. Hellmuth allude in modo chiaro al suo record di 11 braccialetti alle WSOP. Nessuno come lui ha vinto tanto alle World Series, anche se, a seguito del fenomeno ‘Moneymaker’ , dopo il 2003, il ruolino di marcia di Phil è rallentato notevolmente.

phil-hellmuthChiaro che Hellmuth non abbia gradito l’attacco personale di Dusty Schmidt ma il tono della sua risposta, dimostra anche che l'ego di 'Poker Brat' non si sia 'sgonfiato' : Phil si ritiene ancora il numero uno al mondo nonostante i risultati disastrosi degli ultimi anni.

Non la pensano allo stesso modo gli utenti del forum ‘Two Plus Two’ che, in base ad un sondaggio, hanno eletto Phil Ivey come il vero Michael Jordan del poker, con il 70% dei consensi. Hellmuth non è riuscito ad arrivare all’8% ma ha preceduto la leggenda Doyle Brunson (6%) e il fenomeno del cash game online, Tom Dwan (3,4%). Il 13% invece pensa che Lebron James, la nuova giovane stella del basket americano, sia il “Phil Hellmuth del basket”. Non scherziamo: di Michael Jordan ne nasce uno ogni 50 anni.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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