Sarà Phil “Unabomber” Laak a coprire il posto lasciato vacante da Doyle Brunson per la Premier League of Poker, l’esclusivo torneo da 100.000 dollari di buy-in organizzato da PartyPoker in quel di Las Vegas e che prenderà il via venerdì. I partecipanti fanno certamente parte di una cerchia elitaria di giocatori, per un torneo che è ormai giunto alla sua quinta edizione.
Si siederanno infatti Yevgeniy Timoshenko, Roland de Wolfe, Luke Schwartz, Phil Hellmuth, Daniel Negreanu, Vanessa Rousso, David Benyamine e Tony G, oltre al campione uscente della scorsa edizione, J.C. Tran. In quell’occasione, Tran riuscì ad aggiudicarsi i 300.000 dollari del primo premio battendo l’agguerrita concorrenza, e adesso si ripresenta ben intenzionato a difendere la corona.
Tuttavia, occhio all’outsider: vi sarà infatti anche un giocatore dell’online seduto ai tavoli, che verrà fuori tra i 16 players che dopo essersi qualificati attraverso la piattaforma sono giunti a Las Vegas per giocarsi questo prestigioso ingresso, oltre che un contratto di sponsorizzazione del valore di 100.000 dollari.
Dal canto suo, Phil Laak non sembra particolarmente amareggiato dal fatto di essere entrato a far parte di questo evento soltanto dopo che Doyle Brunson ha dovuto rinunciarvi a causa di un intervento dentistico, ed anzi non nasconde il suo entusiasmo: “Si tratta del buy-in più alto che abbia mai pagato contro il field di giocatori più forti che mi sia mai trovato ad affrontare – confessa lasciando trapelare l’eccitazione – complessivamente i miei avversari hanno guadagnato 45 milioni di dollari in carriera grazie ai tornei, si tratterà della migliore sfida a cui abbia mai partecipato”.
L’evento, così come i play-off che vedono coinvolti i qualificati online, sarà televisivo ed andrà in scena dal 12 al 18 febbraio, quando conosceremo il nome del vincitore.
E certo, se Phil “Unabomber” Laak da ultimo arrivato dovesse essere capace di vincere la Premier League organizzata da PartyPoker, un regalo a Doyle Brunson sarebbe il minimo che potrebbe fare: in fondo, con alcune centinaia di migliaia di dollari vinti qualcosa si dovrebbe riuscire a comprare.