In vista delle World Series of Poker a Las Vegas e dei grandi tornei nei casinò degli Stati Uniti, continua la nostra guida con l’esperto in contenziosi tributari, l’Avvocato Asa Peronace, per valutare gli aspetti fiscali della trasferta negli USA da parte dei poker players italiani.
Dopo aver esaminato attentamente gli obblighi e gli adempimenti dichiarativi valutari necessari, è arrivato il momento di capire in che modo i nostri connazionali possono tutelarsi con il fisco a stelle e strisce per evitare la doppia tassazione, in caso di vincite.
Avvocato, se un giocatore italiano dovesse vincere un premio in denaro in un casinò negli Stati Uniti, è soggetto a tassazione oltre Oceano? Ed in Italia?
Prima di rispondere alla domanda, è interessante notare come negli Stati Uniti, le vincite derivanti dal gioco sono soggette a tassazione sia a livello nazionale (IRS), sia a livello locale da parte di ogni singolo Stato.
Facciamo allora un passo indietro: i giocatori statunitensi devono pagare le tasse, ma possono dedurre le spese?
Negli USA, vi è un preciso obbligo da parte dei residenti di dichiarare al fisco qualsiasi forma di vincita derivante dal gambling, ivi incluso il texas hold’em ed il poker in generale. E’ interessante notare come la stessa IRS (l’agenzia del fisco degli USA, ndr) riconosce pienamente, ai fini della determinazione del reddito, gli eventuali costi sopportati e le perdite subite, durante l’attività del gioco.
A livello federale, i giocatori americani come vengono tassati?
Il fisco Usa, al fine di assicurarsi il pagamento delle imposte realizzate nel corso delle vincite, ha obbligato i casinò (anche di Las Vegas) ad applicare una ritenuta alla fonte pari al 30 % sulle vincite realizzate.
I casinò del Nevada e degli altri stati, trattengono una ritenuta alla fonte solo per i residenti negli Stati Uniti oppure anche per i giocatori provenienti dalle altre nazioni, Italia compresa?
Le case da gioco fungono da sostituiti d’imposta nei confronti dei giocatori residenti e non residenti.
Questo può essere un bel problema per i giocatori italiani che, di conseguenza, possono essere tassati anche dall’IRS?
L’Italia ha sottoscritto una Convenzione contro la doppia imposizione con gli Stati Uniti (l’ultima versione aggiornata risale al gennaio 2010), in virtù della quale le vincite realizzate nell’ambito del gioco negli States, non sono soggette a tassazione negli stessi USA.
Di conseguenza un giocatore italiano, per evitare di essere tassato negli USA, cosa deve fare?
Nel caso di vincita di una somma di denaro nell’ambito di un torneo, organizzato dal casinò, il giocatore italiano, se vuole, potrà chiedere all’autorità americana un refund (rimborso) dell’eventuale trattenuta subita dal casinò al momento del pagamento della vincita.
Bene, vi è una procedura da seguire?
Si, al momento della partenza dal territorio degli Usa, il player italiano deve esibire il passaporto, dichiarare le vincite realizzate negli ultimi 3 anni e compilare il modulo 1042 –S IRS, rilasciato direttamente dal casinò al fine di attestare la vincita e la ritenuta subita.
Nella prossima puntata, con l’Avvocato Asa Peronace valuteremo, quali sono gli obblighi da rispettare nei confronti del fisco italiano, sempre in caso di vincita in denaro maturata all’interno di un casinò Usa ed anche sui siti esteri .com. Potete inviare domande e richieste di curiosità direttamente all’esperto legale al seguente indirizzo mail: avv.risponde@assopoker.com. Le domande più interessanti verranno prese in esame, e ad esse verrà data una risposta pubblica.
a cura di Luciano Del Frate
continua
Poker e tasse: guida ai tornei esteri (1a parte)
Poker e tasse: guida ai tornei esteri (2a parte)