L'Umbria non è più una zona franca per il poker live: la Guardia di Finanza ha fatto irruzione in un noto circolo a Perugia, con sequestro immediato del montepremi e denuncia per i tre organizzatori (tutti incensurati) che sono stati trattenuti in caserma fino alle 7 del mattino di sabato.
Segnalati all’autorità giudiziaria i 50 players presenti all’interno del locale ed impegnati a disputare un torneo di Texas hold’em. Rischiano una denuncia per gioco d’azzardo e sarà la magistratura a valutare la loro posizione. A settembre il bilancio inizia ad essere serio con più di 110 persone coinvolte in fatti di cronaca giudiziaria per il poker live.
Secondo la ricostruzione di GiocoNews, sabato mattina alle 2.15, le fiamme gialle hanno compiuto il blitz nel poker club umbro, tra i più noti della regione. In base alla circolare del Ministro Maroni, pubblicata dal settembre nel 2009, non è consentito giocare live fuori dai casinò, fino a quando non verrà pubblicato il regolamento di attuazione della Legge Comunitaria del 2008 che dovrà stabilire i criteri di assegnazione dei punti autorizzati.
In forza della nuova normativa entrata in vigore, ma che non ha trovato ancora attuazione, si può giocare a poker dal vivo solo nei locali muniti di concessione rilasciata dai Monopoli di Stato. Il problema è che si attende questo benedetto regolamento da più di un anno. E’ come “un cane che si morde la coda”, visto che non è possibile ottenere, al momento, nessuna licenza.
I tre gestori del circolo sono stati denunciati per “esercizio abusivo di attività di giuoco” in base alla legge 401/89. I giocatori rischiano una denuncia per “gioco d’azzardo”, una fattispecie che però richiede la flagranza di reato. Proprio per questo motivo, al momento, solo state solo segnalate le generalità dei presenti alla magistratura che vaglierà le singole posizioni.
Inutile ripetere per l’ennesima volta il caos che sta vivendo il poker live nel nostro Paese, con parecchie persone che rischiano una condanna penale. L’Umbria sembrava un porto franco, con parecchi circoli che continuavano la loro attività indisturbati, fino al blitz di sabato in uno dei club più conosciuti.
Nella regione vi era solo un precedente, per un fatto del 2007, con una condanna a due mesi inflitta ad un organizzatore per un torneo disputato a Terni. Dieci giorni fa, nelle vicine Marche, a Fano, era stato sequestrato un altro club. Nelle stesse ore le forze dell’ordine avevano compiuto un blitz a Salerno. E’ un settembre nero per il poker dal vivo con oltre 110 persone che rischiano una denuncia per gioco d’azzardo.