Ogni giorno pubblichiamo notizie contrastanti sul Texas hold’em live: in Italia è evidente che non vi sia uniformità di giudizio in merito alle vicende giudiziarie che vedono come protagonisti gestori di circoli e giocatori. Siamo arrivati al paradosso: in Puglia il poker nei circoli è stato riconosciuto come lecito dal Tar almeno fino alla pubblicazione del regolamento, a Genova un Procuratore della Repubblica non ritiene i tornei di THE gioco d’azzardo. In Umbria invece la pensano diversamente.
A Terni è stato condannato a 2 mesi di reclusione con la condizionale un organizzatore: è la vicenda di E.M.T. 35enne di Gualdo Tadino che nel 2007 è stato denunciato dalla polizia umbra per gioco d’azzardo. La sua storia è particolare: laureato in fisica, ha lavorato alla gestione del rischio delle scommesse sportive di Match Point, poi è stato uno dei responsabili del live betting nella sede di Gibilterra di Bwin, ed infine ha collaborato a Londra con il bookmaker Unibet.
AP: l’esperienza nel settore non le manca. Ad un certo punto ha però lasciato le scommesse sportive per il poker.
Io organizzavo tornei in tutta l’Umbria e le Marche, nei circoli e nei bar. Ho sempre sconsigliato il cash game a tutti, anche se poteva essere conveniente, ma io organizzavo solo tornei, avevo le mie regole. Rispettavo sempre ll’obbligo di mandare nei tre giorni antecedenti, il fax alla questura competente.
AP: cosa successe a Terni? Il fax non funzionò?
Assolutamente no. Mandai il fax come nelle altre occasioni, ho ancora la copia. Lo spedii alla questura, ufficio polizia amministrativa, secondo le regole che vigevano al tempo. Nella comunicazione c’era tutto: il torneo freezout da 35 euro, data, luogo, numero di iscritti previsti, etc.
AP: La polizia però venne a bussare alla vostra porta.
Gli ispettori in borghese fecero irruzione verso le 23.30. I giocatori rimasero disorientati, mi alzai e dissi a tutti di stare tranquilli che ci avrei pensato io. Ero realmente convinto che il torneo sarebbe proseguito. Feci vedere la preventiva comunicazione alla polizia che disse di non aver mai ricevuto il fax.
AP: quali furono le conseguenze?
Furono identificati 48 giocatori ai quali fu restituito il buy-in. Non fu sequestrato nessun incasso e solo io ed altri tre miei amici siamo stati fermati dalla polizia in commissariato per tutta la notte. Nessuno di noi era di Terni: io sono originario di Gualdo e i miei tre amici di Gubbio.
AP: i suoi amici sono stati interrogati?
Hanno rilasciato delle dichiarazioni spontanee affermando che il torneo prevedeva una quota di iscrizione di 35 euro e che i premi non erano in denaro.
AP: che tipo di premi sono stati messi in palio?
C’erano buoni benzina come mi avevano consigliato le autorità; a livello informale mi avevano detto che i premi non dovevano essere in denaro ed io ho rispettato le regole.
AP: ci può descrivere la sua attività? Qual è il significato di ‘organizzatore’ di tornei?
Si può dire che gran parte degli eventi in Umbria e nelle Marche li ha organizzati il sottoscritto. Non avevo un circolo, la mia attività era itinerante. Nel 2007 addirittura facemmo una manisfestazione in una chiesa sconsacrata a Città di Castello.
AP: un po’ blasfemo, non crede?
Il successo fu enorme. Io ho sempre avuto un atteggiamento trasparente verso i giocatori: il segreto del mio lavoro era quello di conquistare la loro fiducia. In molti circoli lasciavo in regalo tavoli, carte ed altri gadget. Logico che anche io avevo il mio guadagno ma lavoravo parecchio, dalla mattina alla notte inoltrata. Per il texas hold’em ho fatto di tutto: ho organizzato anche un corso gratis per dealer. Per me era un lavoro e una passione. Penso di aver contribuito molto alla diffusione della popolarità di questo gioco nelle Marche ed in Umbria. Sembre rispettando le regole del momento.
AP: le è già arrivata la notifica di condanna?
Non ancora ma il mio avvocato mi ha assicurato che arriverà a breve: due mesi di reclusione con la condizionale e pena di 140€. Ricorreremo in appello, è assurdo pensare ad una condanna per gioco d’azzardo quando si assegnavano dei premi non in denaro.
AP: vuole mandare un messaggio agli appassionati?
Sono grato ad Assopoker per le informazioni utili che mi procura continuamente, per i contatti e per le linee difensive che mi suggeriscono i membri del forum e tutti gli interessati che mi hanno mostrato la loro solidarietà. Il senso di una community è questo.