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Il rilancio del poker live passa da un nuova partnership tra IPO e PokerStars

Il 2018 è stato un anno nero per il poker live italiano: nonostante i timidi segnali provenienti da Sanremo, la chiusura di Campione d'Italia, il caos a Saint Vincent (con il taglio del contratto di De Vere per l'organizzazione dei tornei) e la rinuncia definitiva del Casinò di Venezia al texas hold'em in ogni sua forma, sono stati tre colpi bassi per gli appassionati.

La dichiarazione di fallimento (poi revocata) della sala da gioco dell' enclave svizzera ha, in modo del tutto brusco, fermato l'ambizioso processo di crescita del torneo italiano più importante e prestigioso: l'Italian Poker Open (IPO) che si è trovata a non poter fare più affidamento alla sua location storica.

Analizzando i freddi numeri, negli ultimi anni l'evento ha mostrato una crescita costante (con numeri da far invidia a tutta Europa). Ed ora l'IPO farà il salto di qualità e si trasformerà - da quello che abbiamo appreso - in un vero tour con 4 date importanti.

Nei mesi a cavallo del 2017-2018, IPO aveva trovato inoltre una dimensione ancora più forte a livello internazionale grazie agli accordi della prima poker room italiana e mondiale, PokerStars. Accordi interrotti in modo brusco con le note vicende di Campione, ma si è pronti a girare pagina.

E' proprio da una nuova e ritrovata partnership tra IPO e Stars che il poker italiano potrebbe rivedere la luce.

Indiscrezioni, da fonti molto autorevoli delle ultime ore, parlano di un importante accordo tra il patron di IPO Andrea Bettelli e PokerStars. Si tratterebbe di un'intesa che prevede investimenti da parte della stessa Stars per una crescita ulteriore del torneo. Le fonti ufficiali al momento non confermano.

Per quanto riguarda le location i nomi caldi sono sempre i soliti. Ma le date e le location con precisione verranno svelate solo tra qualche giorno.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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