Grandi manovre si preannunciano per il poker live, in attesa della pubblicazione del regolamento e dell’assegnazione delle concessioni per le future room. Dopo Barbara Beltrami di PokerStars, ad uscire allo scoperto è stato Renato Ascoli, direttore generale del gruppo Lottomatica che detiene il brand PokerClub. “Il poker live – ha dichiarato ad Agipronews – è un’opportunità da seguire con interesse”.
Parole chiare ma il d.g. della multinazionale italiana va all’attacco: “Al momento viviamo un’anomalia con apparecchiature che raccolgono gioco online su reti fisiche, ma tutto questo verrà sanato con l’avvio della nuova legislazione”. Ed è proprio da leggersi in questo senso la circolare dei Monopoli di Stato che vietano nei circoli l’uso di tavoli elettronici per il Texas Hold’em. L’intenzione di Aams è quella di garantire e tutelare gli investimenti di chi dovrà gestire una poker room con regolare licenza.
Non la pensano allo stesso modo i giudici del Tribunale di Padova che hanno dissequestrato, in questi giorni, proprio un tavolo elettronico in un locale veneto. Ma da piazza Mastai sono intenzionati a proteggere i futuri concessionari. E a questo punto è chiaro quale sarà il ruolo che giocheranno le società dell’online anche nel mercato del live. La legge fa riferimento ad un movimento dedito all’intrattenimento puro e al “no profit” ma gli investimenti dovranno essere per forza importanti in locali molto ampli (capienza minima 200 persone): logico che saranno agevolati solo coloro che avranno a disposizione ingenti capitali e liquidità e potranno completare la loro offerta di gioco.
Il problema sono i tempi di attuazione che continuano a dilatarsi. I problemi tecnici nel redigere il regolamento vertono soprattutto sul calcolo del rake spettante alla poker room, aspetto di non poco conto.
Sullo stop improvviso sul cash game, Ascoli non fa drammi: “L’ordinanza del Tar del Lazio è solamente una fase di un percorso“, ribadisce ad Agipronews. “Non si tratta di una sconfitta ma sarà il successo di tutto il mercato”. Questa la posizione ufficiale di Lottomatica, volta all’ottimismo su una querelle che rischia di divenire infinita. Sul punto di arrivo non ci sono dubbi, il cash game sarà una realtà dell’online italiano con un indotto che potrà arrivare – secondo recenti stime – anche fino a 5 miliardi di euro di turnover. Bisognerà però verificare i tempi di attuazione: il rischio di uno slittamento di un anno sta divenendo qualcosa di più di un’ipotesi sia per il cash che per i giochi da casinò online.
Luciano Del Frate