E’ stato un 2010 nerissimo per il movimento del poker live ma nei numerosi blitz delle forze dell’ordine nei circoli della penisola, mai erano stati sorpresi a giocare dei ragazzi minorenni. Non si può dire la stessa cosa nell’ultimo controllo effettuato dalla Guardia di Finanza in un bar di Mantova, nel quartiere di Colle Aperto, dove sono state sorprese dieci persone nel retro dell’esercizio pubblico, a giocare a texas hold’em, nella giornata di martedì.
Il problema è che tra i protagonisti di quel giro di poker, vi erano anche due ragazzini di 16 e 17 anni. Ed è senza dubbio un’aggravante, considerando che oltretutto, non si trattava di un semplice torneo di texas hold’em sportivo giocato in un circolo privato, bensì una bisca clandestina, almeno a giudicare dal resoconto pubblicato dal quotidiano ‘La Gazzetta di Mantova’. In tutti i casi, per la legge italiana i minori di 18 anni non possono giocare, né online, né dal vivo. Negli Stati Uniti, addirittura è vietato entrare nei casinò fino al compimento del 21esimo anno di età.
A Mantova, la barista è stata denunciata per esercizio di gioco d’azzardo mentre, al momento, per i dieci clienti protagonisti della partita, non è stato emesso nessun provvedimento. I genitori dei due minori sono stati avvertiti dalle forze dell’ordine.
Notizie di questo genere danneggiano l’immagine del poker e dell’intero movimento e rischiano di far inasprire, in futuro, le misure restrittive nei confronti dei circoli, in vista della prossima regolamentazione.
La titolare del locale, in base alla recente normativa del decreto legislativo 59/2010, rischia una sospensione dell’esercizio fino a 30 giorni o addirittura la revoca della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, oltre ad una condanna penale in base all’articolo 718 del codice penale per esercizio abusivo di gioco d’azzardo. Secondo la Gazzetta di Mantova, la bisca è stata scoperta quasi per caso: i finanzieri – in questi giorni di festa – hanno effettuato controlli in oltre 100 esercizi pubblici della zona.