Nelle ultime settimane in Toscana è scattata l’offensiva delle forze dell’ordine che stanno applicando alla lettera le direttive del Ministro degli Interni, Roberto Maroni: l’ultimo sequestro si è registrato a Carrara, in un altro circolo, dopo quello effettuato al club All Events a luglio. Questa volta sono stati denunciati sei giocatori che sono stati trattenuti dalla Guardia di Finanza fino alle tre del mattino e segnalati all’autorità giudiziaria. Sequestrate anche diverse slot machine all’interno del locale.
Nel frattempo, a Prato i titolari del circolo Prestige Poker, hanno promesso battaglia legale dopo il blitz di due giorni fa: “Non ci sono i presupposti – contestano – di legge. Il poker sportivo è un gioco legale”. Martedì, 14 dicembre, intorno alle 22, agenti della Polizia amministrativa della Questura di Prato hanno fatto irruzione nei locali della “Sala Prestige, interrompendo il torneo di poker sportivo che si stava svolgendo. “In quel momento – spiegano gli organizzatori – vi erano una ventina di persone, regolarmente iscritte all’ associazione, che stavano partecipando al torneo di poker texano”.
I responsabili del circolo evocano “l’applicazione del Decreto Legge n. 223 del 4 Luglio 2006, convertito con modificazioni dalla Legge n. 248 del 4 agosto 2006, che all’art. 38, comma 1 dispone che i giochi di carte di qualsiasi tipo, organizzati sotto forma di torneo e nel caso in cui la posta di gioco sia costituita esclusivamente dalla sola quota di iscrizione, siano considerati giochi di abilità”.
Uno dei circoli più numerosi della regione (con circa 1.400 iscritti) è pronto a tutelarsi nelle sedi opportune. Prima della riapertura del club, l’Associazione ha firmato una convezione per l’assistenza legale, con il noto avvocato di settore Marco Ripamonti.
“Il circolo – fanno sapere – si è ispirato nell’organizzazione della propria attività, rispettando il parere del Consiglio di Stato (n. 3237/2008) del 22 ottobre 2008 che ha individuato le connotazioni ed i limiti entro i quali i tornei di Poker Sportivo devono mantenere la natura di gioco d’abilità. “Sulla base delle leggi sopra citate, l’associazione ‘Prestige Poker’ ha quindi organizzato i tornei nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa italiana”. Pertanto, la partecipazione era riservata solo ai soci (tutti maggiorenni), la quota di iscrizione non poteva essere superiore ai 30 euro, divieto di rebuy, montepremi in premi (buoni) non in denaro.
“L’associazione, – ha dichiarato Nicolò Mati, segretario dell’associazione – durante l’intervento della Polizia Amministrativa, ha fornito alla stessa, 7 buste numerate dei tornei relativi alla giornata, contenenti le quote di iscrizione (in contanti) di ognuno degli associati e le liste dei partecipanti a tali tornei. Inoltre all’interno di tali buste veniva constatata la presenza del montepremi sotto forma di buoni utilizzabili dagli associati per le attività associative. Niente quindi ha fatto presumere che si stesse facendo un’ attività illegale”.
“Nei mesi precedenti – ribadisce Mati – all’apertura dell’attività associativa, abbiamo ripetutamente cercato un dialogo con le istituzioni locali, presentando alla Questura di Prato un’ampia documentazione sulle modalità di svolgimento dell’attività, puntando l’attenzione sull’assenza dell’elemento del gioco d’azzardo e del lucro nel contesto della nostra associazione. Il gioco esercitato con le modalità di sport dilettantistico e abilità previste dalla legge e dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale), non è azzardo”.
“Questo sequestro – afferma – rappresenta per l’associazione ‘Prestige Poker’ un grave danno di immagine e morale, oltre che motivo di crisi per numerose famiglie. Dovremo infatti licenziare le circa 40 persone assunte come dipendenti per lo svolgimento dei tornei e sospendere un’attività associativa che conta, dopo soltanto un mese dall’apertura, più di 1400 soci”.