Poker online
Senza un Random Number Generator, il poker online che tanto amiamo non potrebbe di certo esistere. Tuttavia è spesso proprio contro tale tecnologia che la moltitudini di giocatori si scaglia senza indugio a seguito di scoppi clamorosi, mono-out al river e bad beat di ogni genere.
Cerchiamo allora di capirne almeno il funzionamento di base, per poi scoprire come venga implementato in accordo con i software di gioco delle room di tutto il mondo.
Un RNG – Random Number Generator, che tradotto in italiano significa letteralmente Generatore di numeri casuali, si definisce come un dispositivo computazionale o fisico progettato per generare una serie di numeri o simboli che siano privi di qualsiasi sequenza e che quindi appaiano casuali.? ?Alcuni dispositivi fisici di RNG sono in realtà noti a tutti: ad esempio i dadi, la roulette o perfino la classica monetina. Infatti, il risultato di tali dispositivi non è noto e non è determinabile a priori, pertanto viene considerato randomico.
Anche le mani del croupier sono da ritenersi alla stregua di un RNG, poiché nel momento in cui mescola il mazzo entrano in gioco una serie infinita di fattori – come la ruvidità delle carte, le imperfezioni del tavolo, l’umidità delle mani, e altri ancora – che concorrono a rendere assolutamente imprevedibile la sequenza delle carte.
Cosa diversa è per i computer: in essi viene generato un numero chiamato radice che in seguito viene utilizzato per determinare tutti gli altri numeri, ossia l’ordine delle carte. Dato che i computer non sono realmente dotati della possibilità di generare una radice realmente casuale per via delle loro caratteristiche intrinseche, si appoggiano dunque su alcuni componenti interni come il clock del microprocessore. Per questo motivo, i numeri casuali generati dai computer sono definiti semi-casuali, in quanto si basano su algoritmi, ovvero una sequenza di passi preordinati che, seppur complicati, sono comunque sempre costruiti su parametri fissi.
Il fatto che questi sistemi possano essere estremamente complessi fa sì che le sequenze generate siano molto difficili, se non impossibili, da prevedere. Va comunque specificato che se l’algoritmo di generazione della radice e l’algoritmo che genera il mazzo fossero in qualche modo noti, sarebbe allora teoricamente possibile prevederne i risultati.
Per ovviare a ciò si provvede quindi ad introdurre un fattore di entropia, ovvero di caos, esterno al computer che effettua la generazione. Nelle applicazioni più semplici, viene usato per esempio il movimento del mouse operato dall’utente al momento della generazione della sequenza, mentre in quelle più complesse viene utilizzato un generatore di rumore esterno. Questi generatori di entropia possono essere anche molto complessi: un esempio è un cristallo di quarzo irregolare che viene percorso da una scarica elettrica. Dato che il cristallo è irregolare, esso condurrà la scarica in maniera sempre differente e la sua misurazione in uscita verrà convertita in un numero il quale sarà a sua volta utilizzato come radice per generare la sequenza casuale.
Stefano “Spinwing” Vedovelli
