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Poker online legale in USA?

Forse stavolta puo' essere la volta buona. Il mondo. Gli operatori del settore lo sanno e stanno "battendo il ferro", sperando che raggiunga la temperatura necessaria perche' una nuova legge arrivi, finalmente. Nei giorni scorsi era stato il presidente del PPA (Poker Players Alliance) in persona, Alfonse D'Amato (foto a lato), a firmare un'editoriale su un giornale a larga diffusione nella regione di Washington, in questo periodo più che mai centro delle attenzioni di tutti, per ovvie ragioni "obamesche". D'Amato, nel suo editoriale, spiegava le ragioni per le quali è giusto e conveniente legalizzare il poker online negli Stati Uniti d'America, prettamente in termini di gettito contributivo.
Uno studio indipendente della PricewaterHouse Coopers ha stimato in 40 miliardi di dollari, il profitto che genererebbe per lo stato la legalizzazione del poker online, nell'arco di dieci anni. E si pensa che la stima sia addirittura in difetto.

*bannersx*Questo, ed altri elementi - tra cui l'autentico plebiscito a favore del poker online sul sito presidenziale change.gov (per saperne di più leggi qui) - sembra stiano facendo pendere la bilancia delle intenzioni dell'appena insediata amministrazione Obama verso un sì al poker online. Magari un sì progressivo e prudente, ma sempre un sì.

Secondo quanto dichiara il deputato democratico Barney Frank (foto a destra), una legislazione favorevole al poker online sarà emanata "nel giro di qualche settimana" (testuale, ndr). Ci sono infatti da considerare i tempi tecnici, e la prioritaria abolizione del "midnight rule" (ne abbiamo parlato qui), all'interno del quale l'amministrazione uscente aveva inseerito il rinnovo della famigerata UIGEA. La commissione competente per le leggi commerciali ed amministrative ha dato mercoledì scorso l'ok alla possibilità di abrogare in tutto, o in parte, il "midnight rule". Quindi adesso c'è solo da attendere per sapere quali provvedimenti, al suo interno, andranno a far compagnia all'UIGEA tra quelli "depennati".

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Finito questo doveroso processo, sarà con ogni probabilità tempo per una nuova e più giusta legge, finalmente. Incrociamo le dita...

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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