In Italia i decreti attuativi della Legge Comunitaria 2008, sul riordino del poker online e del live, sono i più attesi ma – per importanza – viene da Bruxelles la maggiore novità che potrebbe rivoluzionare le regole del mercato comune nel 2011.
La Commissione Europea, nei primi tre mesi dell’anno, pubblicherà il ‘Libro Verde’ del gambling online. Di cosa si tratta? Di un manuale contenente le prime regole comuni per il mercato del gioco online (poker compreso). All’inizio avranno solo un valore consultivo ma a giudicare dalle parole di Michel Barnier, Commissario Europeo per il Mercato Interno, si potrebbe presto arrivare ad un’unica normativa comunitaria. Per lo più si tratta di regole a tutela dei giocatori e della libera concorrenza all’interno dell’Unione.
Rispondendo all’interrogazione dell’europarlamentare Gilles Chichester, Barnier ha precisato che la Commissione sta raccogliendo “tutte le informazioni disponibili in merito alle legislazioni degli Stati Membri, contenenti possibili restrizioni ingiustificate agli operatori con licenza negli Stati dell’Unione che cercano di offrire o promuovere servizi di gioco d’azzardo in un altro Stato membro“.
Per questo motivo, il Governo italiano, nella ‘Legge Comunitaria’ del 2008, ha previsto per le società ‘europee’ la possibilità di operare con licenza dei Monopoli (AAMS), mantenendo però la propria sede operativa ed i server, nel paese d’origine.
Una volta pubblicato il ‘Libro Verde’, Barnier ha sottolineato che “verranno prese specifiche azioni”. In particolare è intenzione della Commissione Europea, aprire un’ampia consultazione con i paesi membri per arrivare ad un punto d’incontro. L’obiettivo è quello di “superare gli ostacoli nel mercato interno, in modo tale da consentire ai singoli Stati di rispettare i loro obiettivi di interesse pubblico” e soprattutto di mantenere intatto il proprio gettito fiscale derivante dal settore del gioco.
I mercati continueranno quindi ad essere regolamentati e avranno un organismo centrale (in Italia, AAMS) di controllo, ma la Commissione Europea indicherà delle regole comuni sulla tutela dei giocatori e sulla libera concorrenza che tutti gli Stati dovranno rispettare.