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PokerPirate: un programmatore svela il suo bot!

PokerPirate così come se lo immagina il suo ideatoreUn programmatore ha recentemente pubblicato online PokerPirate, il bot da lui costruito per giocare sit&go su un casinò online nel lontano 2005.

Accedendo al sito  www.robotpoker.org, è possibile scoprire quali sono stati i passi nella creazione ed implementazione di PokerPirate, accedere al file sorgente e scaricare il programma.

L’autore del software non ha alcuna intenzione di utilizzarlo per vincere illegalmente ai tavoli di poker online, né evidentemente vuole incentivare questa pratica: i suoi fini sono scientifici.

Scrive infatti: “Come nel mondo reale, le mani di poker possono subire milioni di variazioni, vi sono una serie di informazioni sconosciute e molta interazione umana. Creare un programma capace di essere vincente a poker rappresenterebbe pertanto un passo fondamentale per l’intelligenza artificiale, perché i suoi sviluppi potrebbero essere applicati a molti problemi insoluti”.

Già, perché riuscire a creare un bot vincente è difficile. Nonostante sappiano calcolare le odds in modo accurato, non cadano vittima del tilt né mangino o dormano, non sono ancora in grado di considerare e correlare in modo intelligente tutti i dati situazionali necessari ad elaborare una strategia vincente ad alti livelli. Il loro diventa allora un gioco exploitable.

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Tuttavia, quando l’autore ha sperimentato la propria macchina cinque anni fa, stando a quanto dichiarato questa risultò vincente.  Su un sample size di 2.000 sit&go giocati al livello $5+$0.5, PokerPirate riuscì a registrare un ROI di circa il 10%, coprendo i suoi costi di sviluppo pari a 1.000 dollari. Da allora, non è stato più usato.

Le cose però dal 2005 ad oggi sono molto cambiate: il livello pokeristico è infatti cresciuto molto, e la struttura dei sit&go anche. Quelli giocati dal bot prevedevano uno stack iniziale pari a 1.000 chips, con incremento dei bui al raddoppio ogni dieci mani giocate. PokerPirate è insomma un algoritmo semplice, incapace di azioni quali il check raise al flop o il floating, o che usa strategie discutibili, come la probebet.

Qualora vogliate continuare a giocare e vincere al poker online, quindi, farete meglio a confidare nelle vostre sinapsi, piuttosto che sui calcoli di PokerPirate: oltre a non infrangere le regole, ne trarrete più soddisfazione tanto voi stessi quanto le vostre tasche.

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