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Raymond Domenech: i tifosi gli danno la caccia sui tavoli online

Raimond-DomenechPer i tifosi di calcio ed appassionati di poker un’occasione più unica che rara: nei prossimi mesi vi sarà la possibilità di fare fuori – pokeristicamente parlando - Raymond Domenech, uno degli uomini più antipatici della storia del football moderno. Non è mai stato amato in Italia e dopo il fallimento dei Blues al Mondiale in Sudafrica è al centro di una bagarre mediatica anche nel suo paese. L'uomo di Lione è sempre più solo.

L’ex allenatore dei transalpini è un appassionato di poker, chi l’ha visto in azione al tavolo verde, giura che non è poi neanche tanto scarso. Dopo il licenziamento da parte della Federazione francese, c’è anche chi ha ipotizzato per lui una carriera da giocatore professionista.

L’ex ruvido difensore (aveva la fama di picchiare come un fabbro), protagonista nel campionato transalpino negli anni ’80, ha giocato anche il Main Event alle World Series nel 2009 ed è legato da un contratto di sponsorship con Bwin che ha puntato sulla sua immagine per il mercato francese. Una mossa che fino ad oggi non si è rivelata vincente per gli austriaci. Nei giorni scorsi, su alcuni blog, sono comparse anche notizie smentite, di un possibile divorzio.

C’è da scommetterci che, nel lungo periodo, i fatti potrebbero dare ragione a chi ha sempre creduto in lui:  la sua antipatia – paradossalmente – potrebbe essere un’attrazione forte per i suoi più accaniti contestatori, che nei prossimi mesi potranno incrociarlo online magari solo per comunicare con lui in chat e discutere sulle mancate convocazione dei vari Trezeguet, Mexes e Frey.

Se prima era detestato in Italia per le sue dichiarazioni non proprio amichevoli, ora il picco di antipatia l’ha raggiunto in Francia. Ed è un motivo di imbarazzo per i responsabili marketing francesi di Bwin che, a causa delle forti penali previste, non possono rescindere il contratto di sponsorizzazione.

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Raimond-DomenechCosì la trovata geniale, come ha anticipato in questi giorni il quotidiano francese Le Parisien, di creare delle taglie sull’eliminazione di Domenech durante i tornei online offerti da Bwin in Francia. Dare degli incentivi e premi a chi riuscirà a sbatterlo fuori da un torneo. Un’iniziativa marketing destinata al successo al di là delle Alpi e non solo. Pensate solo ai supporter irlandesi del Trap, eliminati dai mondiali per la mano di Henry e poi sbeffeggiati nelle interviste dall’allenatore francese.

I responsabili della multinazionale austriaca farebbero bene ad allargare l’iniziativa anche nel nostro paese, su Gd Poker e Bwin Italia: senza dubbio sarebbero in molti a dare la caccia ai tavoli al caro e antipatico Raymond che ha sempre dichiarato la sua avversione per noi italiani.

Insomma, il post-Mondiale rischia di essere indigesto per molti commissari tecnici e se noi in Italia siamo stati capaci di creare una suoneria anti-Lippi, in Francia hanno fatto meglio e hanno reso Domenech un bersaglio mobile online.

La vendetta è un piatto che va servito freddo e presto i tifosi di calcio saranno accontentati dopo aver subito passivamente, per anni, le assurde scelte tecniche e dichiarazioni anti-sportive di un personaggio che ci ha regalato cadute di stile a ripetizione, non ultima, la mancata stretta di mano all’allenatore brasiliano del Sudafrica Parreira. La lista dei suoi detrattori, che inizieranno a giocare a poker, è lunga.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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