Continuano a tappeto i controlli della Guardia di Finanza in tutta Italia sui beneficiari del reddito di cittadinanza. Le fiamme gialle del comando di La Spezia hanno denunciato 35 persone ree – secondo gli inquirenti – di aver percepito il sussidio senza averne diritto. Ad alcune è stato contestato di lavorare in nero.
In particolare sono finiti nei guai due gamblers residenti a Sarzana.
Ad un giocatore di poker online è stato contestato il fatto di aver scommesso, in due anni, oltre un milione di euro ai tavoli da gioco. Si tratta di volumi di gioco (con l’effetto dovuto al riutilizzo delle somme vinte, il denaro effettivamente investito è molto meno della cifra apparsa sui giornali).
Una donna invece ha – secondo l’edizione locale del quotidiano Il Tirreno – effettuato ricariche, sul proprio conto gioco, per oltre 60mila euro. Gli agenti della Guardia di Finanza hanno riscontrato che la giocatrice avrebbe utilizzato anche i 10mila euro ottenuti grazie al reddito di cittadinanza.
Abbiamo pubblicato a febbraio una guida completa sulle regole che devono seguire i giocatori per non trasgredire la legge.
Prima di tutto, al momento della presentazione della domanda, i players sono tenuti a dichiarare “i premi e le vincite che costituiscono reddito per l’intero ammontare percepito nel periodo d’imposta (come vi abbiamo anticipato, ndr). Gli importi utilizzati per partecipare al gioco non dovranno essere dedotti dalla vincita. Dovranno essere dichiarati nella DSU l’importo totale lordo della vincita“ .
La legge quindi impone una dichiarazione delle vincite lorde e non al netto delle perdite (una incongruenza a nostro avviso ma la legge parla chiaro).
Se le vincite lorde non sono indicate nel DSU, è necessario aggiornare la dichiarazione, nel caso contrario si rischia una denuncia penale.
Inoltre, dal momento che è stato riconosciuto il sostegno economico, non è possibile giocare online. Riportiamo di nuovo questo passaggio che va tenuto ben a mente e rispettato.
Per l’INPS (e la legge) è vietato scommettere o giocare online durante il periodo nel quale il soggetto riceve il rdc. Pena? La decadenza del sussidio.
La legge – secondo l’INPS – prevede “il divieto di utilizzare il beneficio economico per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità, essendo lo stesso erogato per fabbisogni familiari e nn per giocare“.
In caso di violazione vi sarà la revoca del reddito e la restituzione delle somme percepite fino a quel momento.