Ogni anno dalle World Series of Poker emerge un personaggio che gli americani chiamano “eroe popolare”: è l'uomo comune, il non professionista che – spesso non si sa come – arriva ai vertici del poker internazionale. Nel 2009 era toccato a Darwin Moon, il boscaiolo del Maryland che non ha ritenuto i 5 milioni di dollari vinti un argomento abbastanza convincente per farlo smettere di lavorare nei boschi.
L'eroe popolare del 2010 è il californiano Cuong Soi Nguyen. Arrivato nono al final table del Main Event WSOP e con un gruzzolo di 800mila dollari, non se l'è sentita di cambiare vita: continua a girare con la sua valigetta per ambulatori come rappresentante di medicinali. Tuttavia non ha abbandonato il poker. Lo abbiamo visto recentemente alla Reunion dei November Nine al Foxwoods Casino, per mano sua sono stati estratti a sorte i 18 player che hanno giocato nel freeroll contro i magnifici nove del poker mondiale e, naturalmente egli stesso ha giocato per diversi giorni ai vari eventi previsti per l'occasione.
L'idea dell'evento che ha riunito i Novembre Nine è piaciuta molto a Soi, dice che sente una connessione speciale con i ragazzi: “La grandezza dell'evento che abbiamo condiviso ci ha uniti. Alcuni di noi sono diventati grandi amici. Jason (Senti), Joe (Cheong) ed io ci siamo raccontati un sacco di cose, abbiamo parlato per tutto il tempo. L'ultima sera siamo usciti tutti insieme e ci siamo divertiti parecchio.”
Soi Nguyen ha rivelato di sentirsi spesso un bersaglio al tavolo, ma ha imparato ad usare a suo vantaggio questa situazione. “Al Foxwoods Casino lo scorso venerdì ho giocato ad un evento - dice Nguyen - Ad un certo punto avevo 6 avversari che mi hanno chiamato preflop, io avevo KK. Lo so che le persone tendono ad etichettarmi aspettandosi da me un determinato comportamento. ed io, essendone cosciente, valuto la situazione e cerco di capitalizzare al massimo i loro errori di giudizio.”
Anche se Soi Nguyen è stato il primo dei November Nine ad essere eliminato, in questi ultimi mesi ha dimostrato che la sua ascesa alle WSOP non è stata un semplice colpo di fortuna. Ancor fresco del final table di novembre è riuscito a vincere online il torneo NL Hold'em Rush Poker – di cui lo stesso Nguyen era l'host – alle FTOPS di Full Tilt, intascando altri 80.000$.
Per il 2011 Soi ha grandi progetti relativi al poker: lo rivedremo presto a Los Angeles per il L.A. Poker Classic e sta pianificando assieme a Joseph Cheong una puntatina alle Filippine per l'Asia Pacific Poker Tour. Soi Nguyen è un tipo deciso, e quando gli si chiede dove vuole arrivare nel poker, afferma di puntare direttamente ad un titolo WPT (o almeno un final table) e un'altra vittoria online alle FTOPS. Per non essere un professionista del poker, gli obiettivi che si è prefissato sono piuttosto ambiziosi.
Nguyen, infatti, continua a lavorare come un comune mortale, anche se con un ruolo diverso che gli consente di avere più tempo libero da dedicare al poker. Dice Soi: “Il mio boss sa quanto sia importante il mio ruolo in azienda e non vuole perdermi”. Quello che il suo boss non sa, sono i suoi progetti per l'immediato futuro. E cosa c'è di meglio che comunicarglieli attraverso una dichiarazione alla stampa? “Alle prossime WSOP voglio giocare più eventi possibile - afferma Soi Nguyen - Chiederò un lungo permesso di assenza dal lavoro, all'incirca da maggio a luglio, il mio boss ancora non lo sa... questo potrebbe essere un bel modo per dirglielo!”