Vai al contenuto

Texas Hold'em Live: l'Italia in attesa

Ore di attesa per le tante migliaia di appassionati italiani, che aspettano da tempo chiarezza normativa sulla pratica del texas hold’em 'live' per poter sedersi e giocare finalmente senza patemi. La settimana scorsa è partita dal Viminale - sede del Ministero dell’Interno - la relazione sullo stato del Texas Hold’em in Italia. Il documento, preparato dalla polizia Amministrativa e Sociale, è quindi giunto presso il Consiglio di Stato, che ne aveva ordinato la presentazione il 29 luglio scorso. Toccherà adesso alla sesta sezione del Consiglio, decidere su come pronunciarsi in materia di gioco “live”.

L’esigenza di tale documento era emersa dalle posizioni costantemente divergenti delle varie Questure in merito alle autorizzazioni - ora rilasciate, ora negate - alla pratica del Texas Hold’em in Italia. Le intenzioni del Consiglio di Stato sono dunque quelle di produrre, presa visione della situazione, una “posizione unica a livello centrale”.

Il decisivo pronunciamento è atteso dunque a giorni, ma intanto ci si muove già: "Se il Consiglio di Stato dovesse pronunciarsi a sfavore della legittimità del poker live c'è già pronta una proposta di legge, ma siamo certi che mancano i presupposti per un provvedimento contrario". Sono le parole di Giosuè Salomone, presidente di Prymagaming e vicepresidente di Italian Rounders.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Il concetto chiave attorno a cui ruota tutto è il solito: se il poker in modalità torneo può ritenersi pratica sportiva o deve rimanere un normalissimo gioco di carte. Nel primo caso decadrebbe il diritto da parte delle singole Questure di vietarlo mentre nel secondo caso permarrebbe la discrezionalità del Questore.

La proposta di legge di cui parla Salomone dovrebbe poter contare attualmente su diversi firmatari, tra le due aule del Parlamento. Si tratterebbe di un testo che accomunerebbe il Poker, il Bridge, gli Scacchi ed il Burraco. La modalità di torneo “freezeout” dovrebbe inoltre consentire al texas hold’em di uscire definitivamente dalla tabella di giochi proibiti dal TULPS (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza), in quanto in tale modalità, come è noto, viene stabilita a priori la quota di partecipazione – e quindi di eventuale perdita – da parte del giocatore.
 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI