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Tom 'durrrr' Dwan fa level down e torna protagonista

Tom 'durrrr' DwanEvidentemente, l'effetto Isildur1 si fa ancora sentire. Adesso che più nessuno deve contendersi la testa dello svedese, la battaglia più cruenta pare terminata ed i superstiti sembrano occupati a leccarsi le ferite.

Fa infatti un certo scalpore vedere “durrrr” sedersi a tavoli con limiti come il $100/$200, frequentati non certo da ignari passanti ma comunque diversi da quelli nei quali è solito rendersi protagonista. Questo è ancora più vero se ad imitarlo ci sono anche altri giocatori, come “Ziigmund” o Brian Townsend.

Dwan si è infatti scontrato a quei limiti al PLO anche contro il finlandese per circa 200 mani, ma delle oltre 2000 giocate i suoi avversari principali sono stati “OlliPolli” e “Browndog19”. Naturalmente, chiunque batta quei limiti su Full Tilt Poker è giocatore degno della massima considerazione, ma appunto si tratta di nomi meno altisonanti e famosi del solito.

E così come i limiti si abbassano, così fanno anche le vincite e le dimensioni dei piatti giocati. Al termine della sua sessione – dopo aver toccato un picco di 180.000 dollari di vincita – Dwan era in attivo di 81.000$, un'ottima cifra ma neanche lontanamente paragonabile a quelle cui questi players ci hanno e si sono abituati. A questo dato, basti pensare che il piatto più grande che ha visti coinvolti “durrrr” e “Ziigmund” era di “appena” 40.000 dollari e il quadro è completo.

Quello che è interessante al riguardo non risiede tanto nella singola sessione, quanto nel capire se si possa trattare di una nuova tendenza da parte dei regulars High Stakes. Posto che difficilmente crediamo che giocatori come Patrik Antonius o Phil Ivey siano disposti a tali level down, o che lo spirito di “Ziigmund” possa essere soddisfatto da piatti di entità ristretta, una nuova fase potrebbe essersi aperta. Crediamo infatti che questa assomigli più a una scelta che non a una necessità.

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Stanchi di perdere milioni ai tavoli, o magari anche di vincerli ma sempre con grosse incertezze al riguardo, il club dei migliori potrebbe volgere lo sguardo anche a tavoli dai limiti più contenuti. Almeno temporaneamente. Questo consentirebbe a tutti una sorta di disontissicazione dall'adrenalina che solo certe cifre riescono a dargli, per recuperare una dimensione più realistica e contenuta del gioco. Quello che è accaduto ad Isildur1 in fondo sarebbe potuto accadere anche a qualcuno di loro, e questo Tom Dwan lo sa bene, visto che ci è andato vicino.

Non dimentichiamoci inoltre che mentre a certi limiti elitari tendenzialmente i giocatori sono sempre gli stessi ed i perdenti assai rari, ai limiti più bassi il margine di questi campioni è sicuramente più alto e consentirebbe loro di accumulare buoni profitti anche senza la necessità di sbranarsi a vicenda.
La sensazione, tuttavia, è che ben difficilmente questo regime di austerity possa durare a lungo. Infatti, esprimere il proprio miglior gioco a limiti molto più bassi da quelli abituali diventa difficile, a meno che a questo non ci abbia costretto un bankroll molto assottigliato.

Se anche tutto questo dovesse essere transitorio sicuramente non si tratterà di una parentesi negativa, dal momento che a volte fermare la giostra e guardarla dall'esterno male certo non può fare.

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