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Uomo rimane in mutande al casinò...ma per il caldo!

Il casinò di Lugano, teatro del divertente episodioSiamo a settembre, l'estate è agli sgoccioli, ma il caldo può ancora giocare brutti scherzi...anche in un casinò. E' proprio curioso l'episodio avvenuto al Casinò di Lugano, e che ha avuto come divertito spettatore Max Pescatori. E' stato proprio il bi-campione del mondo WSOP a raccontarlo sul suo profilo di facebook.

Cosa è successo? Ieri pomeriggio Max si trovava nel casinò elvetico quando, all'atto di entrare in bagno, incrocia un uomo in mutande, con in mano i vestiti regolarmente piegati e le scarpe. Incuriosito, il campione di GD Poker lo segue, e costui si dirige verso un tavolo di blackjack. Prevedibilmente, ciò suscita l'ilarità di tutta la sala, insieme all'altrettanto scontato stop da parte degli uomini della security.

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Max Pescatori"Lei non può stare così, signore. Come mai si presenta in questo modo?", è la domanda del direttore di sala. "Ho caldo!", è la lapidaria risposta del bizzarro avventore il quale, appreso definitivamente che non sarebbe potuto rimanere in quella improbabile "mise", non ha fatto una piega e ha preso la via dell'uscita.

Non una battuta, non un sorriso: solo caldo. Almeno, da questa simpatica notiziola di fine estate, abbiamo imparato che si può rimanere in mutande dentro un casinò...senza perdere un euro!

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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