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Vanessa Rousso: "Non farei mai un lavoro d'ufficio"

Vanessa RoussoBella, ricca e talentuosa. Sono tre degli aggettivi più immediati coi quali si potrebbe definire Vanessa Rousso. La PokerStars Team Pro, che il prossimo 5 febbraio compirà appena 27 anni, si trova nell'invidiabile condizione di poter scegliere solo quello che le va di fare, nella vita.

Eh già, perchè ai 2.4 milioni di dollari accumulati da "Lady Maverick" solo in vincite da tornei di poker, va sommata la cifra - indefinita ma certo non inferiore - che la bionda Vanessa riesce a guadagnare da altre attività correlate con l'immagine bella e vincente che si porta dietro: servizi fotografici, campagne pubblicitarie, ospitate televisive e quant'altro.

E dire che, al momento in cui la sua vita ha svoltato grazie al poker, la bilingue (padre francese, ndr) Vanessa si era laureata in economia nel giro di appena due anni e mezzo, e si apprestava a prendere anche la laurea in legge presso la prestigiosa Duke University. L'idea era quella di mettere su uno studio legale, e di vestire i panni dell'affascinante avvocato in carriera.

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Ma proprio di questo la Rousso ha parlato in una recente intervista rilasciata al magazine svedese Aftonbladet, in cui confessa candidamente ciò che la stragrande maggioranza del genere umano non può permettersi di pensare: "Oggi come oggi non farei mai una vita d'ufficio", afferma la splendida Vanessa che aggiunge "la vivrei veramente come una punizione!".

Che dire? C'è qualcuno di voi che, essendo una "sventola" che per lavoro gioca a poker ai massimi livelli, indossa costumi da bagno per fare servizi fotografici mozzafiato e gira il mondo per tutto l'anno....penserebbe tra sè e sè qualcosa di diverso?

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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