È cominciato il conto alla rovescia per gli skill games, i giochi di abilità introdotti dalla Finanziaria 2007 e che ora stanno per essere lanciati dai Monopoli di Stato diretti da Giorgio Tino. Prima della fine
dell’estate verranno pubblicati i decreti attuativi con i quali verrà stabilito nel dettaglio quali giochi sono ammessi e quali esclusi, le modalità di svolgimento delle competizioni, la percentuale di tasse, l’incasso per i provider e le quote di vincita riconosciute ai giocatori. Subito dopo, ragionevolemente tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, gli appassionati potranno concretamente sfidarsi via internet.
Al momento è stato reso noto che dal panel dei giochi considerati leciti verrà esclusa la roulette, considerata un gioco di mera fortuna che esclude l’abilità. Disco verde, invece, per poker, black jack, dama, scacchi, briscola e tutti gli altri tipi di concorsi nei quali l’abilità è ritenuta un elemento fondamentale.
Sulla base delle prime valutazioni effettuate dall’agenzia specializzata Agicos diretta da Fabio Felici ed anticipate a Panorama.it, nella fase di avvio degli skill games, cioè nell’ultimo scorcio del 2007, i giocatori che si registreranno su un sito internet dedicato dovrebbero essere 70 mila per diventare quattro volte di più (285 mila) nel 2008.
Di questi 70 mila, almeno 25 mila dovrebbero trasformarsi in giocatori attivi, cioè disposti a sfidarsi e puntare davvero una volta aperto un conto presso un provider; questa quota dovrebbe salire a 100 mila nel 2008. Nel 2007 la raccolta dovrebbe attestarsi sui 20 milioni di euro, l’anno successivo dovrebbe schizzare a 120 milioni. Il down payment, cioè il margine di incassi riconosciuto allo Stato e ai provider è del 20 per cento, di cui 3 per cento sono tasse e il resto incassi degli organizzatori; ai giocatori vincenti, quindi, in totale dovrebbe andare una quota intorno all’80 per cento della raccolta.