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WPT ‘5 Diamonds Poker Classic’

Quattrocentonovantasette giocatori. A tanto ammonta il totale del ‘Doyle Brunson Five Diamonds Poker Classic’ di quest’anno, ben 167 in meno dell’edizione 2007, poi vinta da Eugene Katchalov. La crisi si fa sentire anche qui al Bellagio di Las Vegas, uno dei templi del poker. In ogni caso, tra questo mezzo migliaio di iscritti c’è la "crème de la crème": tutti i migliori players mondiali – tranne qualche rarissima eccezione – sono qui, a questo tradizionale evento conclusivo dell’anno per il WPT intitolato ad una leggenda vivente come Doyle Brunson che, nonostante il peso degli anni, non folda mai al "suo" torneo (eccolo in alto a sinistra, in azione durante il day2). 15.000$ di buy-in, 45.000 chips di partenza, livelli da 90 minuti: è questa la struttura stellare del torneo, ed uno dei motivi per i quali molti dei migliori giocatori non se lo perderebbero per nulla al mondo. Il montepremi generato è di 7.231.350$, ed il payout prevede premi dal 100° giocatore in su, con il vincitore che incasserà ben 1.538.730$

Mentre scriviamo, i giocatori hanno appena terminato il Day 4, e sono rimasti in 18. Impressionante la lista dei grandi nomi eliminati fuori dalla zona premi: Phil Ivey, Daniel Negreanu, Freddy Deeb, Chris Ferguson, Jennifer Harman, Justin Bonomo, Todd Brunson, Chad Brown, Erick Lindgren, Kathy Liebert, John Phan, Vivek Rajkumar, Jimmy Fricke, Bertrand Grospellier, David Singer, Erik Seidel e molti altri.

Sono riusciti invece ad entrare "in the money" il nostro Marco Traniello (per un pelo: 97° e 21.620$ di premio), Phil Hellmuth, Johnny Chan, David Sklansky, Steve Billirakis, Amit Makhija, Humberto Brenes, Annie Duke, Jon "pearljammed" Turner, Kristy Gazes, Doyle Brunson, Antonio Esfandiari, Allen Cunningham, Kido Pham, Barry Greenstein, Mark Teltscher, ed Andy Bloch.

Tra i 18 ancora in gioco, da segnalare un Mike Matusow che prosegue nel suo buon momento, David "Chino" Rheem, Robert Mizrachi, Steve Sung, Amnon Filippi, Nick Schulman di Full Tilt ed una  Clonie Gowen (a sinistra nella foto) in splendida forma, anche se "pizzicata" in bluff proprio dal "november nine" Rheem: su un flop k q 7 Chino checka da SB, e Clonie punta 75k da BB. Chino fa call e il turn è un j , Chino checka, Clonie stavolta spara 150k, Chino fa ancora call. Il river accoppia il board con un k , Chino checka ancora, e stavolta sono 275k, Chino fa call e Clonie mostra 9 8 per un incastro di scala mancato, mentre "Chino" gira orgoglioso i suoi a 9 per un A alto, che gli vale un piatto da oltre un milione di chips, mentre la Gowen crolla a poco più di 500mila. Poi la bella Clonie si riprenderà risalendo ad oltre un milione, quando l’average è di 1.242.500.

Ecco la composizione dei due tavoli da 9 giocatori – dai quali partirà stanotte il Day 5 – con relativo chipcount:

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Tavolo 52
1. Justin Young – 1.807.000
2. Tom Pniak – 1.041.000
3. Hoyt Corkins – 1.251.000
4. Robert Mizrachi – 1.266.000
5. Nick Schulman – 480.000
6. Mike Matusow – 1.435.000
7. Amnon Filippi – 1.374.000
8. Joe McGowan – 420.000
9. Ben Straate – 3.197.000 (chipleader)

Tavolo54
1. Martin de Knijff – 298.000
2. Steve Sung – 1.359.000
3. Evan McNiff – 1.532.000
4. Ben Tollerene – 492.000
5. Bill Klein – 999.000
6. Chino Rheem – 1.200.000
7. Brett Richey – 2.164.000
8. Clonie Gowen – 1.049.000
9. Jack Wu – 1.412.000

 

 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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