Al WPT Borgata Open si inizia a fare sul serio. Il day 4 di un evento dal grande successo - 1042 partecipanti - vedeva riuniti gli ultimi 27 giocatori rimasti. Due in particolare erano tre gli "osservati speciali", e per ragioni diverse: John D'Agostino in quanto chipleader, Mike Sexton che proprio ieri festeggiava 63 anni, e soprattutto il campione uscente Olivier "livb112" Busquet.
Il fortissimo heads up player, ormai appassionatosi ai tornei live, lo scorso anno trionfò qui su 1018 partecipanti intascando 925mila dollari. Già presentarsi tra i best 27 l'anno seguente, in mezzo ad una selva di 1040 players, vuol dire aver fatto qualcosa di speciale. Il back-to-back sarebbe stato invece qualcosa di stellare, vista l'indicibile difficoltà nel primeggiare in due tornei tanto affollati quanto dal field competitivo.
Infatti, il sogno di Busquet si interrompe in 25° posizione, eliminato da Brandon Novena quando, su un flop K 8 5, Olivier mette tutto dentro con K3, scoprendo che però il rivale ha settato i suoi 55. Sogno sfumato dunque, per il 29enne top player americano.
Mike Sexton, come accennato prima, festeggiava ieri al Borgata i suoi 63 anni portati alla grande, ma John D'agostino non è tipo da lasciarsi influenzare dai buoni sentimenti, e allora - dopo fold generale - decide di pushare in faccia da small blind sul povero Mike, rimasto molto corto. Quest'ultimo alza le carte, vede a 5 ed esclama "Ok, let's do this. I'm allin!". D'agostino parte dietro con i suoi j 10, ma il board q 8 3 j 6 lo aiuta, mandando a casa Sexton con i 15mila dollari del 20° posto come regalo di compleanno...
Ma questo "sgarbo" costa caro allo stesso John D'Agostino, out a sua volta per mano dello scatenato Novena: John manda tutto da utg per circa 15 big blinds, trovando il facile call di Brandon che gira AK, davanti ai J9 di D'Agostino. Un A sul flop dice che stavolta non c'è spazio per miracoli, e D'Agostino abbandona in 14° posizione.
Rimasti in 10, il torneo perde il giocatore forse più accreditato tecnicamente, Christian "da_professional" Iacobellis. Il player statunitense di lontane origini italiane cade sotto i colpi di (ancora lui) Brandon Novena: q 10 contro a j e board bianco.
Il torneo si avvia dunque al tavolo finale con una pecca: la struttura. Da sempre fiore all'occhiello del World Poker Tour, in questa occasione la struttura del torneo è letteralmente implosa nelle fasi decisive, con il chipleader del tavolo finale Ofir Mor che non arriva a 50 big blinds: 7,3 milioni con bui 80.000/160.000 ante 20.000!!!
Ecco lo schieramento del tavolo finale:
Seat 1. Kia Mohajeri - 4,225,000
Seat 3. Benjamin Klier - 6,125,000
Seat 4. Ofir Mor - 7,300,000
Seat 5. Brandon Novena - 5,125,000
Seat 6. Dwyte Pilgrim - 4,800,000
Seat 7. Daniel Makowsky - 3,300,000