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Andrea De Georgio coolerato nello Spin da Daniele Corda: KK vs AA (video)

Andrea De Georgio è un assopokerista di lunga data, conosciuto da tutti con il suo nick IwantCaymans sul nostro forum, lo stesso nome di battaglia usato su Full Tilt con il quale vinse un importante torneo online.

Ieri, in tarda serata, si è scontrato in heads-up in uno Spin and Go su PokerStars da €24.000, con un altro affezionato assopokerista, Daniele Corda “danirope” (“leggo AP da 7 anni ogni giorno”). Per noi è una sorta di derby.

In attesa di contattare Daniele, ci siamo fatti raccontare lo Spin da €100 con super jackpot da €24.000 dal giocatore partenopeo che che in una delle ultime interviste ci ha raccontato del suo nuovo impegno nel betting exchange, come trader sportivo. Ma Andrea continua anche a grindare, ora si sta dedicando agli Spin and Go.

Il finale dello Spin è stato thrilling con un bel coolerone servito a “andrydg88” (suo nick su PokerStars.it): KK vs AA. That’s poker.

Ti stai dedicando agli Spin and Go oltre all’Exchange?

Da un paio di settimane sto giocando gli Spin con una certa regolarità, massimo però 2 ore al giorno perché è una disciplina molto stancante.

Quale molla ti è scattata per gli Spin?

Ho avuto la fortuna, in questo periodo, di osservare Davide Suriano che è uno dei migliori in questa variante. Mi ha aperto la mente, le cose stanno andando molto bene.

Anche ieri notte?!? (riconosciamo di essere un pò sadici con questa battuta-domanda, ma d’altronde il sangue toscano non mente…)

Ieri è stata una giornata particolare, ero convinto che sarebbe successo qualcosa e l’ho detto anche alla mia ragazza. Ieri sera sul tardi stavo facendo l’ultima sessione di Spin, apro 1/2/3 Spin poi ne apro altri 3 alla volta ed esce jackpot da 24.000, a quel punto chiamo Elena che non ci crede…  ma poi inizia a filmarmi.

Inizia Spin da 24.000, cuore in gola?

Rimango tranquillo e molto confident, so che devo giocarlo come gli altri Spin, inizio con molta aggressività e penso di aver preso il controllo del tavolo.

Nella fase a 3 c’è stata qualche mano interessante o passaggio decisivo?

Su board k-3-3-7-10 io passo K-5 al river, perché “turbochiappa” (il terzo contendente, ndr), che io reputo un giocatore amatore, mi betta tipo 180 su un pot di 250, quindi io passo perché reputo non sia buono il mio K-5. Poi lui da bottone fa solo call con A-8 io rilancio 100 con A-Q, lui va all in e io chiamo subito, perché non penso abbia una mano forte, secondo me con i bui 10-20, non la gioca in questo modo. Decido di chiamare perché per me ha un asso più debole o una coppietta. Se devo vincere lo Spin, giusto secondo me comunque giocarsela in flip con A-Q o al 70%, considerando la struttura verticale degli Spin.

Perché secondo te non aveva una mano forte.

Una monster non la gioca in questo modo preflop: non fa solo call da bottone un amatore con una mano importante.

Come è andata?

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Io chiamo e lui gira A8, raddoppio.

Inizia l’heads-up.

Mi sento in controllo, ma noto che lui fa pochi errori post-flop e mi manda la vasca per 2/3 volte, nel senso che lui limpa, io faccio raise 90 (con mani legittime come K-J) e lui va all in aggressivo. Penso: “sta giocando un heads-up da 20k e mi rilancia 2/3 volte di seguito e capisco che non ho di fronte un fish.

Diventa un bello scontro.

L’heads-up è una bella lotta, mi accorcio e siamo quasi pari stack, lui mi mette pressione ed io faccio lo stesso, mi adeguo. I bui si alzano, diventa poco giocabile lo Spin ed io sono iper-aggressivo, pusho tutti gli assi, tutte le coppie, inizio a prendere il controllo, siamo 950 per 550 circa, io ho 950 dietro vedo KK da grande buio, lui fa call, io faccio 180, lui va all in e io snappo con KK, lui gira AA, board liscio e rimangono con gli spiccioli. Peccato.

 

Il finale sembra scritto.

Nella mano successiva, con 300 dietro, pusho – perché i bui sono altissimi – con 10-3 suited, lui mi chiama ancora con AA e finisce il mio heads-up.

Puoi vedere qui il video postato da Andrea De Georgio su Youtube, riguarda la parte finale dello Spin. Durante il video Andrea si lascia andare a qualche parolaccia e imprecazione: “Me ne scuso in anticipo con il pubblico ed il mio avversario. Non volevo offendere e non lo pensavo. Ero solo in trance agonistica, per me poteva esserci chiunque dall’altra parte. Logico che queste cose online capitano, live non devono mai succedere”.  Nulla di personale, che la cosa sia goliardica lo si intuisce chiaramente. Ma anche l’audio di questo video fa colore, fa comprendere come durante una partita con così tanto in ballo, l’adrenalina sale, l’agonismo pure…

 

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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